Rissa al pronto soccorso di Caserta, 4 fermi

Tre persone sono finite in manette e una quarta è stata denunciata dopo la lite all’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano”. Nella bagarre coinvolti anche un 17enne e lo zio, ferito un carabiniere

CASERTA – Nel corso della notte tra sabato e domenica i carabinieri della compagnia di Caserta sono intervenuti presso l’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano”, a seguito della segnalazione di una zuffa in cui sarebbero stati coinvolti, poco dopo la mezzanotte, il broker Paolo Sforza e Raffaele Capone, amico del primo. I due si erano recati al pronto soccorso a seguito di un malore che aveva colpito la moglie di Capone.

Dopo aver contattato due volte il 118 per chiedere assistenza, avrebbero deciso di raggiungere direttamente la struttura sanitaria per accorciare i tempi e qui si sarebbe verificato il primo scontro. Una situazione tipica dei momenti di emergenza. Questa mattina Capone e Sforza compariranno al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per rispondere, con rito direttissimo, del danneggiamento della porta a vetro d’accesso al pronto soccorso, che sarebbe stata sfondata con un calcio durante quei minuti di tensione. Ma nel corso dell’udienza si cercherà di ricostruire con precisione i fatti.

C’è da far luce anche su un altro episodio, che si è verificato nel corso della stessa notte. Mentre i carabinieri stavano redigendo il verbale, prima di trasferire i due in caserma per le operazioni di rito, al pronto soccorso è arrivato un 17enne con una ferita a una mano. Il giovane avrebbe avuto una discussione con i militari. Con l’arrivo di suo zio, la tensione sarebbe salita ulteriormente. Anche perché a quel punto sarebbero intervenute nello scontro diverse altre persone che si trovavano all’esterno del pronto soccorso, in attesa di ricevere aggiornamenti sulle condizioni dei parenti ricoverati d’urgenza. Anche il 17enne e suo zio sono stati fermati, anche loro dovranno comparire davanti al giudice. Durante gli scontri, un militare è stato ferito a un dito.

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