Risse a Napoli, minori in coma etilico e borseggi: la follia by night

Dal centro storico ai Quartieri Spagnoli, un lungo campo di battaglia

NAPOLI – La metropoli e la movida. Il binomio è di quelli che, a ogni fine settimana, si rinsaldano, si fanno più forti, più legati. Ma esistono sfaccettature diverse, quel binomio lo si può leggere da più angolazioni. Sì, perché l’indotto legato alla movida, non è solo quello di ristoranti, pizzerie o locali notturni. C’è un lato oscuro della movida fatto di illegalità che si sviluppa in diverse forme, con diverse sfaccettature. Criminalità, furti, rapine, risse, aggressioni, spari, droga, tanta droga. Luoghi della movida per eccellenza a Napoli sono la zona dei baretti di Chiaia, ma anche alcune aree del Vomero e del centro storico, come piazza del Gesù, piazza San Domenico, Spaccanapoli, via Mezzocannone (dove esiste un comitato di residenti che quotidianamente presenta istanze, descrive e documenta le scene di ordinario degrado urbano in cui versa il cuore antico della città soprattutto nel fine settimana) e la famigerata piazza Bellini. E in strada, nel lato oscuro della movida, c’è di tutto. In particolare parcheggiatori abusivi e spacciatori. Perché l’indotto ‘nero’ presenta un’offerta proporzionale alla domanda. Se ci sono infatti zone ‘in’, in quelle stesse zone c’è grande affluenza e questo porta un grande traffico e l’esigenza di posti per parcheggiare. Ecco che cresce la domanda, ecco che spuntano i ‘guardamacchine’. E poi c’è la droga: altro business che segue le leggi di mercato, quelle della domanda e dell’offerta. Non c’è limite di età o di provenienza sociale. Via Francesco de Sanctis, la stradina in cui si trova la Cappella del Principe di San Severo, a una certa ora si trasforma in una base di spaccio. Si vendono ‘pallini’ di cocaina e a comprare ci vanno tutti. Adulti, giovanissimi, molti insospettabili. La serata si movimenta attorno alle 4. La musica lì non smette mai, si mangia cibo da strada e si bevono superalcolici e vino. Nella notte tra sabato e domenica una ragazzina ha collassato sotto gli occhi di decine di persone. Aveva alzato troppo il gomito. Sul posto un’ambulanza e una folla di giovani sotto choc. E’ successo in via Mezzocannone, dove l’adolescente stava mangiando un kebab: era fame chimica, la sua. I locali sono vivi e suonano di tutto, dal jazz alla techno. Ci sono i giovani e i giovanissimi, tanti napoletani e moltissimi stranieri. Africani, russi, montenegrini, tedeschi, autstriaci, inglesi e nord europei. C’è ‘domanda’ e, come legge di mercato impone, non può mancare l’offerta. I pusher sono ovunque. Fissi o itineranti, con le ‘basi mobili’ in scooter. Sciamano nei punti caldi e qualcuno che compra li saluta come vecchi amici. C’è chi agli anni Novanta è rimasto e vive i suoi giorni come in un loop decadente, di certo non romantico o bohémien. Arrivano anche coppie ben vestita dagli spacciatori. L’uomo e la donna hanno oltre 50 anni, ma chiedono quello che cercano tutti: un ‘pallino’. A non più di cento metri c’è una volante con il lampeggiante acceso. Droga, ma anche furti. Appena uscita di casa, in via Benedetto Croce, una donna non si è sentita sfiorare appena. Ha capito subito: borsa aperta e addio portafogli.

La risposta dello Stato

Nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Napoli nelle aree della “movida”, sabato sera gli agenti dei commissariati Decumani e Montecalvario, i militari dell’Arma dei carabinieri e del comando provinciale della guardia di finanza e gli agenti della polizia locale, con il supporto dei Nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale, nonché del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato controlli nel centro storico e in particolare in piazza del Gesù, piazza Bellini, via Benedetto Croce e San Biagio dei Librai oltre che in largo Berlinguer, largo Baracche, vico Due Porte a Toledo, vico Tre Regine, via Speranzella, vico lungo San Matteo, vico Teatro Nuovo e vico Lungo Teatro Nuovo. Nel corso dell’attività sono state identificate 200 persone, di cui una denunciata per guida senza patente, e controllati 45 veicoli di cui due rimossi per sosta vietata e uno per mancanza di copertura assicurativa, oltre a quattro sottoposti a sequestro amministrativo per mancanza di copertura assicurativa e due a fermo amministrativo per guida senza patente e senza casco protettivo. Gli operatori hanno controllato nove esercizi commerciali tra via Speranzella, vico Tre Regine, vico Teatro Nuovo e vico Lungo Teatro Nuovo, tre di questi sono stati sanzionati per occupazione di suolo pubblico oltre i limiti consentiti, uno per mancanza di autorizzazione all’installazione di una tenda e uno per carenze igienico sanitarie. In prossimità di questi locali, quattro persone sono state sanzionate poiché non facevano uso dei dispositivi di protezione individuale nonostante fossero in condizioni che non consentivano il distanziamento, mentre il gestore di un’attività commerciale in vico Teatro Nuovo è stato sanzionato poiché non faceva rispettare il distanziamento all’interno del locale. Inoltre, in vico Lungo San Matteo, vico Due Porte a Toledo e vico Teatro Nuovo, sono state effettuate cinque contestazioni amministrative ad altrettante persone per possesso di hashish e marijuana per uso personale.

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