Roma, i giudici: “Cerroni è innocente. L’emergenza rifiuti è endemica”

È la sintesi delle motivazioni con cui il collegio presieduto da Giuseppe Mezzofiore ha assolto lo scorso 5 novembre gli imputati

ROMA – A Roma e nel Lazio non è mai esistita un’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. E se la politica ha agevolato negli anni l’allora patron di Malgrotta Manlio Cerroni lo ha fatto perché era considerato la soluzione a “un’emergenza ambientale” legata alla spazzatura. Che aveva e, ha tutt’ora, “carattere endemico”. È la sintesi delle motivazioni con cui il collegio presieduto da Giuseppe Mezzofiore ha assolto lo scorso 5 novembre Manlio Cerroni e altre sei persone. Tra le quali l’ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi.

Cerroni innocente, l’emergenza rifiuti è endemica

“Qui non siamo in presenza di una mobilitazione di forze per agevolare un determinato soggetto – scrivono i giudici nelle 182 pagine di provvedimento in riferimento alla vicenda del gassificatore di Albano – nel conseguimento, ad esempio, di un permesso di costruire di una concessione in sanatoria di una licenza commerciale eccetera. In quanto l’obiettivo da raggiungere è un qualcosa che trascende l’interesse personale ed individuale del singolo-privato, per investire in pieno la sfera dell’intera collettività”.

Rifiuti a Roma, le conclusioni dei giudici

“Il collegio rileva come quella dell’emergenza ambientale a Roma e in tutta la regione Lazio fosse, all’epoca dei fatti (come anche oggi, purtroppo), una situazione realmente e drammaticamente esistente. E, per di più, risalente nel tempo”, proseguono i giudici.

Le indagini sul caso

“Dall’istruttoria dibattimentale è, infatti, emerso che il problema in esame si prospettò in termini di particolare urgenza già nel lontano 1999. Allorquando, in vista dell’eccezionale evento del Giubileo in programma nel successivo 2000 e delle ben prevedibili implicazioni, in tema di gestione rifiuti – continuano – connesse all’invasione della Capitale (per un anno intero) da parte di svariati milioni di pellegrini e turisti il governo fu indotto ad istituire la figura di un ‘commissario. Delegato alla predisposizione di interventi di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti’ in persona del presidente della regione Lazio”.

L’emergenza ambientale e l’istituzione del commissario delegato

“Senonché, la conclusione del Giubileo alla fine del 2000 non determinò la cessazione dell’emergenza ambientale. Al punto che l’istituzione del commissario delegato venne prorogata di anno in anno fino al 2008. A dimostrazione del fatto che il fenomeno a prescindere dall’eccezionalità di quell’evento religioso aveva ormai assunto un carattere endemico”.

Secondo i giudici, dal procedimento iniziato nel giugno del 2014 e terminato lo scorso 5 novembre, è emersa una “chiara occasionalità e/o accidentalità di accordi (tra Cerroni e gli amministratori ndr). Volti a superare ostacoli improvvisi incidenti di percorso verificatisi lungo quell’iter summenzionato, assolutamente non preventivabili. E che, dunque, non potevano costituire oggetto di un programma associativo a monte”.

(LaPresse/di Alessandra Lemme)

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