Ruby ter, processo a Siena: domani attesa la sentenza ma probabile un nuovo rinvio

Quello di domani potrebbe essere il quinto slittamento della sentenza

Silvio Berlusconi (Foto Alessandro Di Meo/POOL Ansa/LaPresse)

SIENA – Potrebbe slittare ancora la sentenza dello stralcio senese del processo Ruby ter, che vede imputati l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. E Danilo Mariani, il pianista delle feste di Arcore, per il reato di falsa testimonianza.

Il pronunciamento del giudice è previsto per domani, giovedì 8 aprile. Ma i legali del leader di Forza Italia, gli avvocati Federico Cecconi e Enrico De Martino, potrebbero chiedere il rinvio dell’udienza per legittimo impedimento. Dal momento che Berlusconi è stato ricoverato ieri pomeriggio all’ospedale San Raffaele di Milano per accertamenti dopo una visita di controllo. Nel corso dell’ultima udienza il tribunale senese aveva accolto la richiesta di rinvio presentata dagli stessi legali alla luce degli accertamenti medici a cui Berlusconi era stato sottoposto all’ospedale del Principato di Monaco.

Probabile slittamento della sentenza

Quello di domani potrebbe essere il quinto slittamento della sentenza. Il primo avvenne 21 maggio 2020 per l’impedimento dei legali a raggiungere Siena a causa delle restrizioni imposte dal Covid agli spostamenti tra regioni; il secondo l’1 ottobre a causa della positività al coronavirus di Berlusconi; il terzo il 25 novembre alla luce della richiesta del leader di Forza Italia di deporre in aula; il quarto il 14 gennaio scorso per il ricovero a Monaco. Gli avvocati di Berlusconi nell’ultima udienza avevano annunciato anche la volontà dell’ex premier di rilasciare dichiarazioni spontanee in aula.

Il processo

Il processo senese è stato originato da un fascicolo trasmesso dal tribunale di Milano a quello della città toscana nel 2017 per competenza territoriale. Per i pm milanesi è a Siena che si sarebbe stato completato il pagamento effettuato da Berlusconi a Danilo Mariani, pianista delle feste di Arcore. Per indurlo, secondo l’accusa, a rendere testimonianze edulcorate sulle serate a villa San Martino.

Sempre secondo l’accusa, i bonifici effettuati da Berlusconi a Mariani come ‘rimborsi spesa’, circa 170 mila euro dal 2011 al 2013, sarebbero stati pagamenti per indurre il pianista a falsa testimonianza. Gli avvocati Salvatore Pino e Lucia Fanny Zoi, difensori di Mariani, contestando le accuse mosse dalla procura, hanno sempre sostenuto che il pianista ha raccontato solo ciò che ha visto. Precisando che l’imputato non è stato mai testimone di scene scabrose. La procura di Siena, con la pm Valentina Magnini, ha chiesto la condanna di Berlusconi a 4 anni e 2 mesi. E di Mariani a 4 anni e 6 mesi.

(LaPresse)

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