Ruini apre a Lega: “Doveroso dialogare con Salvini”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto il cardinale Camillo Ruini

ROMA – Camillo Ruini apre a Matteo Salvini. “Non condivido l’immagine tutta negativa che viene proposta in alcuni ambienti. Penso che abbia notevoli prospettive davanti a sé; e che però abbia bisogno di maturare sotto vari aspetti. Il dialogo con lui mi sembra pertanto doveroso anche se personalmente non lo conosco e quaindi il mio discorso rimane un po’ astratto”, dice l’ex presidente della Cei in un’intervista al ‘Corriere della sera’.

Dopo gli attriti con il Vaticano, nati con le posizioni sui migranti e con i decreti Sicurezza firmati da ministro dell’Interno, il leader leghista trova quindi una sponda nel mondo della Chiesa. “Sui migranti vale per Salvini, come per ciascuno di noi, la parola del Vangelo sull’amore del prossimo – dice Ruini – senza per questo sottovalutare i problemi che oggi le migrazioni comportano”.

L’arcivescovo, in un certo qual modo, ‘grazia’ l’ex vicepremier anche per la sua abitudine di brandire e baciare in pubblico il rosario. “Il gesto può certamente apparire strumentale e urtare la nostra sensibilità – sottolinea -. Non sarei sicuro però che sia soltanto una strumentalizzazione. Può essere anche una reazione al ‘politicamente corretto’, e una maniera, pur poco felice, di affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico”.

In un momento in cui i cattolici in politica “non contano molto”, pur sperando “che non si tratti di una situazione irreversibile”, Ruini accredita Salvini come possibile interlocutore. “Non è questo il tempo per dar vita a un partito dei cattolici. Mancano i presupposti – dice sicuro – per il pluralismo molto accentuato all’interno della Chiesa stessa, e per la sua giusta ritrosia a coinvolgersi nella politica”. Per l’ex presidente Cei, però, i cattolici “possono però operare all’interno di quelle forze che si dimostrino permeabili alle loro istanze”. È una strada “oggi più faticosa di ieri, perché la scristianizzazione sta avanzando anche in Italia; ma non mi sembra una strada impossibile”, riflette.

Salvini apprezza e tende la mano

“Ringrazio il Cardinal Ruini, che spero di poter incontrare, per le parole che invitano al confronto, all’apertura, alla riflessione e all’incontro, per lo sviluppo di valori, principi e idee che sono molto spesso comuni”, commenta. “L’Italia o è cristiana o non lo è – sottolinea -. Un conto è accogliere chi scappa dalla guerra, un altro è far finta che in Italia ci sia spazio, casa e lavoro per tutti, cosa che non è e che porta allo scontro”. Poi ‘chiama’ il popolo cattolico: “Sul diritto alla vita, sulla tutela della famiglia, sulla libertà di scelta educativa e sulla difesa delle nostre radici le posizioni della Lega sono assolutamente salde”.

L’endorsement di Ruini a Salvini, comunque, c’è e agita le acque non certo tranquille di Forza Italia. E se Silvio Berlusconi continua a cucirsi addosso la maglia di ‘voce’ dei cristiani in politica – “Il compito di rappresentare l’area cattolica e liberale non può svolgerlo nessun altro che non sia Forza Italia, perché noi siamo orgogliosamente parte in Italia del Partito Popolare Europeo”, ribadisce – all’interno del partito non sono in pochi a lamentare l’eccessivo spazio lasciato a Salvini su questo fronte.

Anche Meloni si sente della partita

Nel tempo del globalismo unificante, chi ambisce a difendere la nostra identità non può prescindere dalle sue radici classiche e cristiane, dai valori che ne sono derivati e che hanno caratterizzato la nostra società – dice sibillina -. Sono d’accordo con il cardinal Ruini quando dice che non è questo il tempo per un partito dei cattolici, ma sono convinta che il contributo che i cattolici possono offrire alla politica sia determinante per vincere le difficili sfide del nostro tempo. Un contributo valoriale e culturale che permea già oggi tante battaglie di Fratelli d’Italia e che vogliamo valorizzare ancora di più”. Dati gli ultimi sondaggi e risultati elettorali di FI, insomma, alleati (e non) si contendono i voti che furono scudocrociati. La balena bianca cerca casa. Di nuovo. (LaPresse)

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