SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una bisca clandestina protetta da un sistema di scatole cinesi, quella in cui nelle prime ore dell’alba di ieri hanno fatto irruzione i carabinieri della locale Compagnia. L’accesso alla sala giochi scoperta in via Francesco Lugnano a Santa Maria Capua Vetere, nei locali dell’ex ristorante “Il Ninfeo”, a poca distanza dal tribunale, era protetto da più porte blindate e da anticamere che, in caso di arrivo delle forze dell’ordine, avrebbero consentito ai presenti di nascondere il denaro e le puntate di gioco.
L’intervento dei carabinieri
I militari si sono appostati in un’area adiacente, chiusa da una saracinesca attraverso la quale si riusciva però a sorvegliare le persone all’interno dei locali. La tempestività d’intervento dei carabinieri non ha dato scampo al gestore della bisca, un fioraio sessantaduenne di Caserta, ed ai 19 presenti, provenienti dalle province di Napoli e Caserta, i quali sono stati subito bloccati ed identificati. Le venti persone identificate sono state denunciate in stato di libertà: il gestore risponde di esercizio di gioco d’azzardo e – insieme agli altri denunciati – di partecipazione a gioco d’azzardo.
La perquisizione
Nel corso della perquisizione sono stati recuperati denaro contante, assegni e un orologio di pregio per un valore di oltre 45mila euro. Parte delle banconote da destinare alle puntate sul tavolo da gioco erano state nascoste in barattoli di vernice, in borselli e nella parte posteriore di alcuni mobili. All’interno era stato allestito anche un punto ristoro e i presenti, all’arrivo dei carabinieri, hanno sostenuto di far pate di un’associazione culturale e di occupare i locali (nei quali ufficialmente non risulta svolgersi alcuna attività) sulla base di un contratto d’affitto che però, nell’immediatezza, non hanno esibito. Circa la metà dei denunciati sono del Napoletano, gli altri della provincia di Caserta e sembra che alcuni di loro siano professionisti noti.
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