Bomba danneggia una palazzina a Ponticelli

Gli investigatori: qui abitano le nuove leve dei D’Amico, tensioni coi De Micco-De Martino

NAPOLI – Una bomba danneggia l’ingresso di una palazzina a sette piani in via Al Chiaro di Luna e manda in fibrillazione il quartiere Ponticelli. Scatta lo stato di allerta. I carabinieri ascoltano gli abitanti. Nessun ferito. La deflagrazione alle 23 in punto, quando le strade non sono deserte. Sul posto i militari avviano i rilievi. C’è paura. Chi abita qui racconta che non è la prima volta. La camorra alza il tiro, avverte, minaccia. E lo fa con ordigni ad alto potenziale. In questo caso danneggiate la porta di ingresso dello stabile e un’auto in sosta. Le telecamere sono trenta metri più avanti. Le indagini puntano sulle verifiche tecniche. Agli investigatori non resta che esaminare la mappa, per trovare una pista da seguire.

Le nuove leve

Secondo le ultime informative delle forze dell’ordine, qui oggi abitano i nipoti dei boss dei D’Amico. Le cosiddette nuove leve: ventenni e trentenni, che avanzano facendo rumore. Potrebbero aver pestato i piedi al cartello dominante dei De Micco-De Martino. Più di un sospetto.
La nuova generazione dei D’Amico non s’allinea al comando dei ‘Bodo’. E alcuni ribelli hanno già avuto pesanti ammonimenti. E’ successo in passato e si ripete adesso. Gli inquirenti sanno che lo scenario è attuale e hanno acceso i riflettori sulle palazzine popolari: s’aspettano di tutto.

Le ‘regole’ dei vincitori

I De Micco-De Martino hanno vinto la faida contro i De Luca Bossa, nonostante l’arresto di Marco De Micco, detto Bodo nell’aprile del 2022.
Adesso non vogliono più rivali. Lo hanno detto a chiare lettere. Chi resta a Ponticelli si deve attenere alle ‘regole’ dei vincitori: non sono graditi autonomi e dissidenti. In via Al Chiaro di Luna ci sono i discendenti della vecchia guardia dei D’Amico. Una paranza un tempo forte, che dettava legge non solo nel rione. Ma il vento è cambiato. E bisogna tenerlo a mente. I rampolli non sempre lo fanno e rivendicano autonomia, nel nome della cosca. Spesso sono imparentati con vecchi boss e questo li spinge sul terreno minato dell’audaci. Proprio qui fino a qualche anno fa c’era il gruppo guidato da Antonio D’Amico, alias Fraulell.

Mappa frammentata

Oggi la mappa è frammentata e i rapporti tesi. Nonostante la calma apparente, le nuove leve destabilizzano gli equilibri (precari da sempre). E basta davvero poco per scatenare un’escalation. Come l’anno scorso con la stagione delle bombe, che ha mandato in cortocircuito l’intero quartiere. Nell’aprile 2022 l’ordigno al parco Topolino, roccaforte dei De Martino. L’esplosione danneggiò un’auto in sosta. Tre mesi dopo altre due bombe esplose in una notte. In via Virginia Woolf il congegno fu piazzato sotto all’auto di una donna incensurata. Altro ordigno in via Pacioli due ore dopo. Qui una bomba artigianale era stata lanciata da una vettura in transito dal cavalcavia. L’esplosione danneggiò diversi veicoli in sosta davanti a una palazzina.

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