S. Maria C.V., negozi in crisi: il Comune dichiara guerra a tutti i venditori ambulanti

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Santa Maria Capua Vetere

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Negozi in crisi anche per colpa dei venditori ambulanti, stretta del Comune con controlli e regole. Il regolamento da rispettare approda in commissione che da ieri lo sta esaminando. La commissione presieduta da Giovanna Volpe e composta anche da Italo Crisileo, Fabio De Lucia, Danilo Feola e Danilo Talento fino a venerdì 21 febbraio passerà in rassegna la bozza approntata dagli uffici comunali per regolamentare un settore che soprattutto in alcuni periodi dell’anno fa sentire i suoi effetti anche sui negozianti che invece hanno una base fissa, una sede. Il lavoro dell’organo consiliare per le Attività produttive ricade in un momento importante per il commercio nel suo complesso a Santa Maria Capua Vetere. Un settore che sconta una crisi che ormai diventa stagnante, con diversi negozi chiusi e altri che avviano le loro attività e poco dopo sono costretti ad abbassare le serrande per la crisi che morde.

In tale contesto negli ultimi giorni si è sviluppato un dibattito sulle misure che si potrebbero adottare per incentivare i possibili clienti a raggiungere la città e passeggiare per le strade magari soffermandosi nei vari negozi soprattutto del centro. Nel consiglio comunale che si è tenuto la scorsa settimana è stata discussa la mozione a firma di Danilo Talento sulla proposta di istituzione, in fase di sperimentazione, di un’isola pedonale in corso Garibaldi e in corso De Carolis nelle giornate di domenica e festivi. La proposta scaturiva dalla necessità di favorire la mobilità sostenibile e sostenere il commercio cittadino, rendendo al contempo più vivibili e sicuri gli spazi pubblici del centro storico anche e soprattutto da un punto di vista ambientale.

La mozione è stata accolta nello spirito come raccomandazione ma bocciata nella sostanza dalla maggioranza perché ritenuta non attuabile in modo permanente trattandosi di un tratto stradale nevralgico per la viabilità della città. “Eppure è lo stesso piano generale del traffico a prevedere l’adozione di misure a favore della mobilità sostenibile, tra cui l’istituzione di aree pedonali. La maggioranza avrebbe dovuto essere più coraggiosa sul tema in quanto un’area pedonale per poche ore al mese avrebbe sicuramente arrecato benefici ambientali, sociali ed economici ai cittadini” ha commentato lo stesso consigliere.

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