Salari dimezzati a chi fa le pulizie in Tribunale, esplode la rivolta a S. Maria C.V.

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Protesta Santa Maria Capua Vetere

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Anche ieri le lavoratrici e i lavoratori impegnati nell’appalto di pulizie e facchinaggio nei vari uffici del Tribunale civile e penale di Santa Maria Capua Vetere sono state in protesta per evitare un pesante taglio dell’orario di lavoro, -50% dell’attuale orario di lavoro. “Eppure parliamo di rapporti di lavoro già ridottissimi (15 ore settimanali)” affermano dal sindacato Cgil Filmcams. Il sit in di protesta delle lavoratrici della ditta Ge. Ma. Service Srl parte dunque da un presupposto, quello che vede le lavoratrici che si sono viste tagliate del 55% il loro’ stipendio’, già di appena 500 euro, con la riduzione del numero di ore che da 4 si riduce ad una per 5 giorni a settimana. Il nuovo orario andrà in vigore già da oggi ma non è chiaro se le lavoratrici e quindi la ditta in questione dovranno garantire lo stesso lavoro. Sì perché appare difficile che con tale taglio orario si riesca a garantire la stessa qualità e quantità di lavoro svolto fino ad ieri. “I lavoratori e le lavoratrici delle pulizie sono di nuovo in protesta, martedì primo aprile l’azienda Piemonte srl prenderà possesso dell’appalto, dopo 2 mesi di proteste, il taglio del 50% del salario che l’azienda vuole operare su tutti i lavoratori dovrebbe essere immediato. Per questo abbiamo richiesto un ulteriore incontro alla presidente del tribunale Casella per scongiurare il taglio del salario, che ad oggi essendo tutti noi lavoratori part-time involontari, da anni portano a casa un salario di 500 euro al mese, quindi siamo tutti sotto la soglia di povertà” afferma una delle lavoratrici che ieri mattina ha preso parte alla protesta. Poi ha ggiunto: “Il governo centrale e le convenzioni Consip portano a risparmiare, eliminando servizi essenziali importanti addirittura riducendo le pulizie non più giornaliere portandole a giorni alterni. Si dovrebbero vergognare, bandire gare al massimo ribasso in più permettendo anche il sub appalto, e questi sono i risultati di scelte scellerate”. Un settore, quello delle pulizie di strutture e impianti pubblici che diventa sempre più difficile da sostenere. Lo stesso problema infatti si è verificato presso lo stadio del nuoto di Caserta. Stessi problemi, stessa protesta fino alla paventata soluzione dell’inconveniente.

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