Salute, attenti alle bevande zuccherate: aumentano il rischio di cancro

In generale è bene basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un'ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta

Foto Carlo Lannuttii/LaPresse

ROMA – Il consumo eccessivo di bibite zuccherate aumenta il rischio di tumore. Lo dimostra uno studio francese pubblicato sul British Medical Journal. Secondo il quale “un aumento del consumo di tali bevande è associabile a un maggior rischio di cancro e cancro al seno in particolare”.

Occhio alle bevande zuccherate

“Quando il gruppo di bevande zuccherate è stato diviso in succhi di frutta al 100% e altre bibite – si legge nello studio che ha preso in esame oltre 100 mila persone – il consumo di entrambi i tipi di probotti è stato associato a un più alto rischio di cancro”.

Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (World Cancer Research Fund) ha concluso nel 2007 un’opera di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto tra alimentazione e tumori a cui hanno collaborato oltre 150 ricercatori, epidemiologi e biologi provenienti dai centri di ricerca più prestigiosi del mondo. Ne è nato un vademecum con una serie di buone abitudini che aiutano a prevenire il cancro.

Le regole d’oro per tenersi in salute

La prima regola consiste nel mantenersi snelli e fisicamente attivi per tutta la vita. Per conoscere se il proprio peso è idoneo è utile calcolare l’indice di massa corporea (BMI = peso in Kg diviso per l’altezza in metri elevata al quadrato. Ad esempio una persona che pesa 70 kg ed è alta 1,74 ha un BMI = 70 / (1,74 x 1,74) = 23,1.), il numero dovrebbe rimanere verso il basso dell’intervallo considerato normale (fra 18,5 e 24,9 secondo l’Organizzazione mondiale della sanità). E’ importante, sottolinea la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica e bevande zuccherate.

Sì ai cibi di provenienza vegetale

In generale è bene basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta. Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600 grammi); fra le verdure non devono essere contate le patate. Da limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate come insaccati e wurstel.

Limitare sale e bevande alcoliche

Limitare il consumo di sale e anche quello delle bevande alcoliche, che non sono raccomandate. Ma per chi ne consuma si raccomanda di limitarsi ad una quantità pari ad un bicchiere di vino (da 120 ml) al giorno per le donne e due per gli uomini, solamente durante i pasti. La quantità di alcol contenuta in un bicchiere di vino è circa pari a quella contenuta in una lattina di birra e in un bicchierino di un distillato o di un liquore. Inoltre, è buona regola variare il più possibile i cibi perché solo così ci si assicura un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso l’alimentazione.

(LaPresse/di Alessandra Lemme)

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