Salvini e la catarsi col bomber azzurro nella redazione di Cronache, ecco la verità

NAPOLI – E’ il 13 giugno del 2009, Pontida. Matteo Salvini canta “senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani”. L’attuale ministro dell’Interno è all’inizio della sua scalata alla politica nazionale, il suo partito si chiama ancora Lega Nord, il Movimento 5 Stelle nascerà ufficialmente solo pochi mesi dopo. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Ma la ferita di quel coro è rimasta aperta in tutti i napoletani. E sanguina ogni volta che il segretario federale del Carroccio scende al Sud, soprattutto in Campania. Sette anni dopo, Salvini è candidato premier della Lega (non più Nord) e si reca ai quattro angoli del Paese per convincere i cittadini a sposare il suo progetto politico. E il 1° dicembre 2017 approda nella redazione di Cronachedi per un’intervista esclusiva. Qualcuno ha dimenticato quel coro, quelle dichiarazioni politiche tutte incentrate sul benessere del Nord? No. E allora nasce l’idea che in queste ore, con qualche mese di ritardo, migliaia di persone stanno osservando e giudicando sui social network.

https://www.facebook.com/292718411258764/videos/573639603089121/

E allora lo spieghiamo

Salvini a Pontida partecipò a quello che è uno sfottò, di pessimo gusto, nato sostanzialmente negli stadi. E così abbiamo cercato di chiudere quella ferita con la stessa simbologia, con lo stesso linguaggio. In redazione portiamo un giubbino del Napoli, compagno di mille partite di uno dei redattori del giornale. Il leader della Lega se vuole davvero parlare ai cittadini partenopei deve chiedere scusa per quel coro. E così lo invitiamo a indossare il bomber. Azzurro. Con la scritta Napoli a caratteri cubitali. Lui, leghista e milanista, accetta di buon grado. E si fa fotografare. Un modo di chiudere quel capitolo, di chiedere scusa per quello che è un errore ancora oggi per molti imperdonabile.

Tentativo di catarsi

Insieme all’intervista di quel giorno, in cui per altro la sera si sarebbe giocato un nefasto Napoli-Juventus, abbiamo pubblicato anche le foto dell’attuale ministro dell’Interno che indossa il giubbino, a dimostrazione che quel capitolo fatto di livore nei confronti dei napoletani, è ormai alle spalle. Per convenienza elettorale, sostengono molti. Noi ci limitiamo a raccontare. E indossando l’azzurro ha colto il nostro gesto che voleva essere assolutamente distensivo, pacificatore. Catartico, in qualche modo.

La valanga social

Con il ritorno in Campania del ministro, conclusosi ieri con la firma del piano per la Terra dei fuochi, la fotografia scattata nella redazione di Cronache è tornata all’attenzione dei social. E in migliaia l’hanno condivisa. Molti, come il gruppo ‘Fotografie segnanti’, lanciandosi in divertenti parodie. Altri dando duramente a Salvini dell’ipocrita per aver indossato il bomber. Altri ancora prendendosela con chi glielo ha fatto indossare. Per questi ultimi abbiamo ritenuto doveroso spiegare lo spirito del gesto. A Cronache, quotidiano indipendente per davvero, tutti potranno sempre liberamente esprimere la loro opinione. E magari sfruttare l’occasione per chiedere scusa.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome