MILANO – È ancora ‘Salvini day’. L’attesa cresce e, con questa, la preoccupazione di possibili scontri tra manifestanti. La visita milanese del vicepremier avrà infatti sullo sfondo cortei e contro-cortei, sostenitori e ‘nemici’. Al centro un grosso dispiegamento delle forze dell’ordine per evitare scontri che in queste occasioni, purtroppo, non mancano mai.
Il programma di Salvini
Il ministro dell’Interno sarà in testa al corteo che sfilerà dalle 15 lungo il tradizionale percorso della manifestazione del 25 aprile, da Porta Venezia a Piazza Duomo, chiudendo poi il comizio dopo aver lasciato la parola ai suoi ospiti stranieri. I vari Marine Le Pen, Geert Wilders, i tedeschi di ‘Alternative fur Deutschland’, gli austriaci di Fpo. Ad ascoltare Salvini ci sarà una piazza verosimilmente piena, il leader del Carroccio, dal canto suo, ha detto di voler fare la storia sperando di parlare a centinaia di migliaia di persone. Ma quel che è certo è che ci sarà anche un vero contro-corteo, quello dei dissidenti, dei contestatori, che partirà da largo Cairoli e sarà organizzato dalle sigle della sinistra più radicale. Anpi e Cgil saranno invece a Palazzo Marino.
La contestazione
Non potranno mancare, poi, gli striscioni. Quelli contestati, quelli rimossi, quelli che al vicepremier non piaceranno e quelli che invece verranno esposti per fargli sentire il proprio sostegno. Previsti per oggi anche diversi flash mob lungo i ponti dei Navigli con protagonista Zorro, l’eroe mascherato ‘responsabile’ della prima delusione umana. Almeno questo secondo le recenti biografie di un giovanissimo Salvini. Particolarmente pungente, infine, la protesta che si sostanzierà in una sorta di caccia al tesoro. Numeri da 1 a 49, a ricordare i milioni ‘funesti’ della Lega, ed un premio, sempre il famigerato Zorro. Dal canto suo Salvini ha preferito non commentare queste palesi forme di protesta, auspicando solo che tutti “stiano tranquilli”. E cioè che non ci sia alcuno scontro. Cosa che, purtroppo, è già avvenuta in passato. Troppo spesso.