ROMA – Chiarezza e pure subito. E’ quanto urla il Movimento Cinque Stelle contro l’alleato-nemico Matteo Salvini in merito alla questione dei voli di Stato. “Il ministro faccia chiarezza subito – dicono dall’entourage dei pentastellati – se la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo esplorativo per capire se Salvini ha viaggiato o meno sui voli di Stato al di fuori degli impegni istituzionali, allora vuol dire che un’ombra da chiarire c’è”.
La risposta del Capitano
Non si fa attendere la replica di Salvini: “Nessun abuso, anzi, sono il ministro che costa di meno. Sono indagato per qualsiasi cosa: sequestro di persona, razzismo. Gli italiani stanno apprezzando il mio lavoro”. E intanto arrivano gli attacchi anche dal centrodestra, nemico storico della coalizione. “In soli dieci mesi i ministri del governo M5s-Lega hanno viaggiato 116 volte sui voli di Stato. Lo dicono i numeri ufficiali pubblicati sul sito di Palazzo Chigi, ai quali vanno aggiunti i voli del premier Conte per i quali non è prevista pubblicazione”. A parlare (o meglio, a scrivere) è il democrat Michele Anzaldi sui social network.
Il Pd all’attacco
Elisabetta Trenta, secondo Anzaldi, vanta il primato dei voli sugli aerei di Stato “con 66 tratte blu, ma ha volato con la Flotta di Stato (4 tratte a marzo Roma-Bruxelles) anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che in passato si vantava di viaggiare solo coi voli di linea”. Salvini avrebbe preso “22 voli con la Flotta di Stato – aggiunge Anzaldi – ai quali si aggiungono almeno altrettanti individuati con aerei della polizia e dei vigili del fuoco per i quali non è prevista pubblicazione. “Prendono aerei blu anche titolari di deleghe meno pesanti, come il ministro M5S dell’Ambiente Sergio Costa e il ministro leghista senza portafoglio agli Affari regionali, Erika Stefani“.