Salvini incontra Bolsonaro jr: “Relazioni salde”. Si consolida l’asse sovranista

Il capo della Lega ha spiegato nella sede consolare, invasa dai cronisti, di avere ringraziato Eduardo "per averci restituito Battisti"

Foto Carlo Cozzoli - LaPresse

MILANO – Il ‘capitano’ Matteo Salvini ha incontrato a Milano Eduardo Bolsonaro, figlio di Jair, il presidente brasiliano. E si è portato a casa un endorsement. E anche delle scuse. Un endorsement che sta tutto nell’asse sovranista, perché per Bolsonaro Junior il leader della Lega, nonché ministro e vicepremier, Matteo Salvini, “rappresenta il cambiamento in Italia. E anche in Europa vincerà la destra”.

Le scuse del Brasile sul caso Battisti

Ma ci sono state anche le scuse. “Il Brasile chiede scusa perché il terrorista Cesare Battisti è rimasto tanti anni nel Paese. Il presidente era di sinistra. Adesso c’è una nuova realtà politica. Per noi l’Italia è importantissima e sono importantissime le relazioni tra Brasile e Italia”, ha detto il parlamentare brasiliano. Salvini dal canto suo ha risposto con un grazie e con una dedica.

Relazioni salde tra Salvini e il figlio di Bolsonaro

Il capo della Lega ha spiegato nella sede consolare, invasa dai cronisti, di avere ringraziato Eduardo “per averci restituito Battisti”. E il titolare del Viminale ha annunciato: “E’ l’inizio di un percorso che vedrà arrivare in Italia tanti terroristi e tanti delinquenti. Gli accordi economici, culturali e commerciali saranno sempre più saldi fra Italia e Brasile”. Poi dal vicepremier italiano è giunta la sottolineatura di una affinità col governo del Paese sudamericano. “Abbiamo donato al governo brasiliano la legge sulla legittima difesa, che è uno dei prossimi obiettivi legislativi del presidente Bolsonaro”.

Si consolida l’asse sovranista

L’inquilino del Planalto, che ha scelto Stati Uniti, Israele e Italia per avere rapporti forti al di fuori del Brasile, è per un alleggerimento delle norme sul porto d’armi e per una stretta sui migranti. Affinità elettive programmatiche che non sembrano però essere scontate su altri fronti. I due ‘Capitani’, il Capitano Salvini e il Capitão ed ex militare Jair Bolsonaro, fanno parte entrambi della categoria politologica del cosiddetto “populismo”, un club cui appartengono al di là delle singole differenze.

Due politiche differenti

Nei programmi economici, ad esempio: in quello di Bolsonaro, uomo di estrema destra, ci sono elementi di conservatorismo sul piano sociale e di liberismo economico che è favorevole alla privatizzazione delle partecipate statali. Salvini, al contrario, ha sempre sostenuto una politica protezionista di tutela delle aziende italiane.

E da Salvini, sul fronte italo-brasiliano, è arrivato poi un altro annuncio: dedicherà particolare attenzione all’immigrazione italiana in Brasile. “Avendo limitato l’immigrazione irregolare – ha tenuto a sottolineare – potremo dedicarci a parlare agli italiani all’estero che vorranno rientrare in Italia”.

Il vicepremier leghista incontrerà Orban

Col vento in poppa sovranista, registrato dai sondaggi in vista delle elezioni europee, Salvini ha anche annunciato che il 2 maggio andrà a Budapest per incontrare il premier ungherese Viktor Orban. Salvini. E ha confermato che il 18 maggio “saremo in piazza Duomo a Milano per presentare la nuova Europa cui hanno già aderito Marine Le Pen, gli austriaci, i tedeschi, i fiamminghi, gli olandesi, i cechi, i danesi, i finlandesi”. Sarà “la piazza della nuova Europa. Non solo una piazza italiana”.

(LaPresse/di Laura Carcano)

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