NAPOLI – La festa degli innamorati è ormai alle porte e ci prepariamo a festeggiarla al meglio con fiori e cioccolatini. Quest’anno possiamo fare un passo in più e pensare anche al pianeta, imparando ad amarlo. La tradizione vuole infatti che il giorno di San Valentino, che cade il 14 febbraio, gli innamorati si scambino pensieri d’amore e regali. Con il passare del tempo da ricorrenza dedicata alla celebrazione dei buoni sentimenti San Valentino si è trasformata, così come il Natale, Halloween e la Santa Pasqua, in festa del consumismo. E così via all’acquisto sfrenato di prodotti del grande consumo, dai cioccolatini ai gadget in plastica come peluche, cuscini e fiori sintetici. Ecco qualche regola per festeggiare in maniera ecologica, senza danneggiare l’ambiente.
CIOCCOLATINI ‘SOLIDALI’
Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università di Manchester ha esaminato l’impronta di carbonio e in generale l’impatto ambientale del cioccolato. Sono stati valutati i processi di produzione ma anche l’imballaggio e i rifiuti che si producono per realizzare cioccolatini, barrette e monoporzioni. Secondo lo studio un chilogrammo di cioccolato richiede circa 10mila litri di acqua per la produzione ed è responsabile di emissioni comprese tra i 2.9 e i 4.2 chilogrammi di anidride carbonica. Un’impronta tutt’altro che ecologica. Il cacao inoltre è una delle maggiori cause della deforestazione in Ghana, Costa d’Avorio e negli altri Paesi dell’Africa, dalla Sierra Leone al Camerun, dove si concentra il 70% di tutta la produzione mondiale. Da alcuni anni le associazioni ambientaliste stanno promuovendo una serie di iniziative che mirano a monitorare la devastazione ambientale causata dall’industria del cioccolato. Tra le iniziative proposte ci sono una riforma delle regole di tutela di terreni e foreste, la tracciabilità del cacao e la trasparenza dell’intera filiera con la misurazione dell’impatto ambientale. A San Valentino è preferibile scegliere dei cioccolatini artigianali, meglio quelli senza involucri monoporzione, in modo da ridurre la quantità di imballaggi che finisce nella pattumiera. Oppure scegliamo del cioccolato dalla filiera del commercio equo e solidale, che tiene conto dell’impatto sulle popolazioni indigene e sull’ambiente.
MEGLIO LE PIANTE
Quando andiamo da fioraio stiamo attenti alla stagionalità dei fiori per contrastare l’uso di agenti chimici che danneggiano l’ambiente e evitare il trasporto da altre zone del mondo. Tra i fiori del periodo troviamo viole del pensiero, viole cornute e violette odorose che sono in fiore durante tutto l’inverno. Poi ci sono gli anemoni fiori perenni appartenenti alla famiglia dei ranuncoli, che cominciano a fiorire a febbraio. Infine c’è la calendula che rappresenta le pene d’amore, ed è indicata per chi vuole riconquistare la propria partner. Per una scelta green compriamo una pianta, che può essere curata e tenuta in casa per anni e non finisce nella pattumiera dopo qualche giorno.
CENA A CHILOMETRO ZERO
Ostriche e champagne sono il simbolo della festa dell’amore, ma per il Bel Paese non è una scelta ecologica. Per prima cosa compriamo spumante italiano, poi prepariamo una cena con il nostro partner e portiamo in tavola prodotti a chilometro zero: una scelta che fa bene alle tasche e al pianeta. E’ importante scegliere alimenti coltivati prodotti vicino casa per azzerare il processo della filiera produttiva, che non necessita più di alcun passaggio intermedio tra il produttore e il consumatore. Scegliendo questi alimenti si abbattono inquinamento e sprechi, riducendo l’utilizzo dei carburanti (e le conseguenti emissioni di CO2 nell’atmosfera), imballaggi e costi. Senza intermediari vengono meno anche le spese di spedizione e trasporto e si favorisce l’ecosostenibilità. Una scelta perfetta per salvaguardare il nostro pianeta.
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