Sanità, infezioni ospedaliere: 7.800 morti in Italia, doppio di incidenti stradali

Ogni anno sono circa 33 mila nell’Unione Europea le persone che muoiono per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici.

/ AFP PHOTO / Raul ARBOLEDA
Roma, 26 nov. (LaPresse) – Un problema non immediatamente visibile ma molto concreto e purtroppo in peggioramento, come anche emerso dagli ultimi fatti di cronaca. Secondo i dati riportati dal Centro Europeo Malattie Infettive, durante la giornata mondiale sulla consapevolezza degli antibiotici del 18 novembre, ogni anno sono circa 33 mila nell’Unione Europea le persone che muoiono per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici. La maggior parte contratte in Ospedale, di cui circa un terzo solo nel nostro Paese. Rispetto all’indagine precedente emerge dunque un incremento del tasso di prevalenza delle infezioni. Ma quello che emerge in maniera altrettanto evidente dallo studio del Centro Europeo per le Malattie infettive è che oggi in Italia la probabilità di contrarre infezioni durante un ricovero ospedaliero è del’6%(2). Con 530 mila casi ogni anno: dati che pongono l’Italia all’ultimo posto tra tutti i Paesi in Europa.

dunque

Si tratta infatti di un allargamento della forbice dovuto all’ aumento dei pazienti più ‘fragili’, con un’età superiore ai 65 anni. All’utilizzo di sistemi sempre più invasivi per l’organismo umano come cateteri o endoscopi che costituiscono veicoli di batteri. Soprattutto alla scarsa adozione di strategie di prevenzione. Inoltre, il tema delle infezioni correlate all’assistenza ospedaliera sarà al centro del dibattito anche in occasione della 13° edizione del Risk Forum Management in Sanità, un momento di confronto su come innovare e riformare il Sistema Sanitario e renderlo più efficiente e capace di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, che si terrà a Firenze dal 27 al 30 novembre.

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