Sanità, Regione Lazio: 4,3 mln per procreazione medicalmente assistita

La Regione Lazio con un decreto del Commissario ad acta ha approvato le linee di indirizzo per l’utilizzo del Fondo per le tecniche di procreazione medicalmente assistita da ripartire tra i centri pubblici di PMA per favorire l’accesso alle cure.

ROMA – La Regione Lazio con un decreto del Commissario ad acta ha approvato le linee di indirizzo per l’utilizzo del Fondo per le tecniche di procreazione medicalmente assistita da ripartire tra i centri pubblici di PMA per favorire l’accesso alle cure. Il Fondo è pari a circa 4,3 milioni di euro così ripartiti: oltre 1,5 milioni di euro per l’ospedale Pertini. 840 mila euro per l’ospedale San Filippo Neri, circa 700 mila euro per il Policlinico Umberto I. Poi 635 mila euro per il Sant’Anna, 300 mila euro per il San Camillo e 277 mila euro per l’ospedale Goretti di Latina. “Negli ultimi anni il numero delle coppie con problemi di infertilità è cresciuto notevolmente.

commenta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato 

L’infertilità rappresenta una problematica di interesse sanitario e sociale. Dobbiamo assicurare alle coppie tutto il supporto, l’assistenza e i trattamenti necessari secondo le modalità più appropriate. Abbiamo dunque ritenuto necessario lo stanziamento di questo fondo per rimuovere gli ostacoli, e migliorare i tempi di assistenza facilitando così l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita nei centri pubblici della nostra Regione”. Una quota del fondo sarà inoltre destinata per la progettazione e sviluppo di campagne informative sul tema.

LaPresse

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