La Santa Sede aderisce alla Convenzione sul trasferimento delle persone condannate

Il 15 gennaio 2019, presso l’Ufficio delle Consiglio d’Europa, Mons. Paolo Rudelli, Inviato Speciale della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, ha depositato gli strumenti di adesione

Foto Alberto Pizzoli in foto Papa Francesco

CITTA’ DEL VATICANO (LaPresse) – La Santa Sede aderisce alla Convenzione su trasferimento persone condannate. Il 15 gennaio 2019, presso l’Ufficio delle Consiglio d’Europa, Mons. Paolo Rudelli, Inviato Speciale della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, ha depositato gli strumenti di adesione della Santa Sede. A nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, quindi alla Convenzione del Consiglio d’Europa sul trasferimento delle persone condannate. Del 21 marzo 1983, e al Protocollo addizionale alla Convenzione sul trasferimento dei condannati, del 18 dicembre 1997. Nello stesso atto, Mons. Rudelli ha quindi depositato lo strumento di ratifica della Santa Sede, a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, del Protocollo di emendamento del Protocollo addizionale alla Convenzione sul trasferimento dei condannati, del 22 novembre 2017.

Nell’esprimere il consenso dello Stato della Città del Vaticano ad essere vincolato da questi Trattati, la Santa Sede ha formulato sei dichiarazioni interpretative. Che fanno infatti parte integrale dei rispettivi strumenti di adesione e di ratifica. A norma dell’articolo 18, paragrafo 3, della Convenzione, e dell’articolo 4, paragrafo 3, del Protocollo addizionale del 1997, questi due Accordi entreranno in vigore per lo Stato della Città del Vaticano il 1° maggio p.v. Il Protocollo di emendamento del 2017, invece, entrerà in vigore una volta che saranno adempiute le condizioni previste all’articolo 4 dello stesso Protocollo.

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