Sassoli: la polizia postale individua l’autore del post d’odio no-vax

Operazione della Polizia Postale

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

MILANO – La polizia postale ha individuato l’autore di uno dei post no-vax che erano diventati virali a seguito della morte del presidente dell’Europarlamento David Sassoli. “Tra i vari messaggi che hanno acquisito il carattere della “viralità” per il contenuto particolarmente sprezzante e lesivo della memoria del defunto Presidente del Parlamento Europeo, ripreso anche dai principali organi di stampa, era emerso quello pubblicato dall’account ‘Ugo Fuoco’, che testualmente affermava ‘Ogni tanto una buonissima notizia. Se ne va mr. ‘Il green pass non è discriminatorio’ Sassoli. Adesso venitevi a prendere gli altri, grazie'”, riferisce la polizia, aggiungendo che “Approfondite verifiche hanno permesso ai poliziotti di identificare l’autore del post in un 40enne residente nella provincia di Napoli, già denunciato per inosservanza delle misure sanitarie in materia di Covid”.

L’indagato è risultato anche amministratore di un canale Telegram con più di 30mila iscritti, sul quale l’interessato ha pubblicato numerosi messaggi di incitamento alla violazione delle disposizioni sulla gestione dell’emergenza pandemica da Covid-19. L’individuazione è stata possibile dopo che la Polizia di Stato, nell’ambito del monitoraggio informativo della rete internet effettuato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni a seguito della notizia della scomparsa del Presidente dell’Europarlamento David Sassoli, ha riscontrato su diversi canali Telegram, profili Facebook e Twitter (con l’hashtag #nessunacorrelazione) la pubblicazione di numerosi messaggi d’odio, inspirati da teorie complottiste ‘No Vax’ secondo le quali Sassoli sarebbe morto a causa del vaccino.

Sulla base degli accertamenti informatici, il Compartimento Polizia Postale di Napoli, ha deferito il presunto autore del messaggio lesivo della memoria di David Sassoli e, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, ha eseguito una perquisizione informatica, nel corso della quale sono state rinvenute tracce informatiche legate alla pubblicazione del messaggio d’odio nei confronti del defunto Presidente del Parlamento Europeo.

(LaPresse)

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