Scacco al clan Moccia, trema il mondo dell’imprenditoria

Tav di Afragola
Tav di Afragola

AFRAGOLA (Francesco Celardo) – Il mondo dell’imprenditoria in mano ai Moccia. Appalti nel mondo delle ferrovie, ovvero Rfi (già finita nello scandalo costruzione della stazione di Afragola), nella costruzione e distribuzione di materiali primari per l’ edilizia. La Direzione Distrettuale Antimafia Napoli, a partire dal 2017, aveva individuato in una precedente ordinanza, cioè la l’operazione Leviathan, facoltosi imprenditori locali tra cui Enrico Petrillo, titolare della Edil Mer, commercio in prodotti edilizi, e di Angelo Piscopo, imprenditore definito il “re” del cemento locale, come soci occulti. Con questa nuova ordinanza, il quadro è diventato abbastanza chiaro. Nella vicenda, è coinvolto anche il cognato di Angelo Moccia, ovvero Giuseppe De Luca, detto o’ President, che in una passata operazione, fu coinvolto nella storia degli appalti che riguardavano Rfi. Stessa storia per i fratelli Giovanni, Angelo e Manlio Esposito, titolari della Kam costruzioni, che secondo quando sostengono i magistrati della Dda di Napoli, sarebbero favoriti, protetti e finanziati dai fratelli Moccia dai quali avrebbero ricevuto ordini e con i quali avrebbero condiviso interessi economici. Gli inquirenti hanno scoperto pure come giravano le mazzette per corrompere funzionari di Rfi con il fine di gonfiare i prezzi. Nel lungo elenco, figura pure l’imprenditore Francesco De Sarno, che si occupava della raccolta di rifiuti, oli esausti e scarti di macellazione delle carni. Pure lui e stato destinatario di alcuni capitali da impiegare nel nome e per conto dei Moccia. Per quanto riguarda la società Soloil, gli inquirenti avrebbero accertato come si sia allargata in Puglia, avvalendosi della collaborazione di Roberto Falco e Pasquale Finocchio, vice presidente del consiglio comunale di Bari. Giovanni Russo invece aveva una propria concessionaria utilizzata per effettuare incontri con i vertici del clan afragolese. Nell’ultima ordinanza, è spuntata pure la figura di un meccanico, Nicola Avverso il quale avrebbe prestato la sua officina meccanica per gli incontri di camorra. Infine compare anche A. E. formalmente solo indagato, ma condannato in primo grado a 12 anni e 6 mesi di carcere in un altro processo di ‘ndrangheta. Secondo gli inquirenti, A. E, ha fornito un efficace specifico e consapevole, e volontario contributo al rafforzamento dell’organizzazione criminale. teoria questa, non condivisa dal Giudice per le indagini preliminari che ha smontato la tesi accusatoria sul fatto dell’appartenenza al clan Moccia.

Dopo la Tav l’assalto al Puc

L’ indagine che ha visto la decapitazione del clan Moccia, come ovvio che sia ha dimostrato come la cosca sia stata capace di inserirsi nel tessuto imprenditoriale afragolese. Dall’indagine portata avanti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, è emerso come la stazione dell’Alta velocità di Afragola sia stata un boccone appetibile per gli imprenditori collusi con la camorra locale. Detto questo, la preoccupazione si sposta sulla realizzazione del Puc, il Piano urbano comunale finito sul tavolo dell’attuale compagine politica. Se la camorra dunque è stata capace di fiondarsi sulla costruzione della stazione, non è escluso che possa infiltrarsi nelle decisioni da intraprendere nella realizzazione di un piano che prevede la definizione delle aree per la costruzione di insediamenti produttivi intorno alla stazione. Milioni di euro che potrebbe roessere intercettati dalla camorra locale se gli inquirenti non terranno gli occhi bene aperti e se la politica locale si farà coinvolgere nel malaffare. Nelle aree interessate, si parla di svincoli autostradali, (qualcuno passa pure su alcuni terreni in capo al clan Moccia), oltre alla costruzione di alberghi, ristoranti, ed altre attività ricettive tali da suscitare gli appetiti di sa come metterci le mani sopra in maniera illecita. I rumors di marciapiede parlano di un’accesa compravendita di terreni avviata da qualche anno a prezzi non proprio concorrenziali. Una sorta di avviata speculazione edilizia ad opera di chi già conosce in anticipo cosa vogliono prevedere su quei terreni. Insomma, l’allarme è abbastanza giustificato vista l’indagine svolta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che ha di fatto smantellato una fitta rete di imprenditori collusi con la camorra. La stazione di Afragola, secondo i rapporti informativi avvalorati dall’ultima inchiesta, è stata da sempre un obiettivo centrale da parte di chi si starebbe preparando a decidere le sorti di un territorio. Quindi, l’ allarme sulle possibili infiltrazioni è più che fondato. Ma quanto è prezioso il Puc? Secondo stime approssimative, potrebbe valere decine e decine di milioni di euro non solo come investimento strutturale, ma anche come volano di sviluppo collettivo nella gestione delle attività commerciali. Insomma, se i Moccia, sono riusciti ad infiltrarsi negli appalti, non si escluderebbe che il Puc possa essere il prossimo  interesse concreto.  

I rapporti con la politica pugliese

Blitz contro il clan Moccia, arrestati anche due politici in Puglia. Si tratta di Pasquale Finocchio e Andrea Guido. Indagato Roberto Falco, ex segretario di Forza Nuova. Finocchio e Guido spediti ai domiciliari. L’ex consigliere comunale barese Finocchio è indagato per per traffico di influenze. Guido, indagato per corruzione, è stato subito sospeso da Fratelli d’Italia, partito a cui era iscritto.

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