Schlein isolata, controffensiva moderata

A sinistra Marco Sarracino, a destra Lello Topo, Mario Casillo, Piero De Luca e Loredana Raia

NAPOLI – I gruppi tra Camera e Senato non accettano le sue indicazioni, al Parlamento europeo la situazione è praticamente analoga. Non è bastato a Elly Schlein vincere le primarie per avere in mano le redini del Partito democratico. Le sue alleanze spostate a sinistra non convincono, la linea viene ritenuta buona nella teoria ma difficile nell’applicazione. E anche in Campania il gruppo regionale sembra andare in una direzione diversa rispetto a quella del Nazareno. Una direzione che, però, risulta vincente sui territori.

Il gruppo regionale dem si rafforza

Il gruppo regionale si è compattato e ha ottenuto importanti vittorie alle Comunali firmate, in qualità di registi dell’operazione, da Mario Casillo, Lello Topo e anche da Piero De Luca che, portando avanti le posizioni del padre Vincenzo, ha ottenuto risultati lusinghieri in comuni a cui teneva. Il governatore, indicato sostanzialmente come il simbolo dei ‘cacicchi’ da mettere da parte nel nuovo corso del Pd, dorme sonni tranquillissimi. E continua a dire che in Regione ci resterà a lungo, nonostante il suo secondo mandato sia in scadenza nel 2026. Il clima nel partito non è da tutti contro tutti, anzi.

I fedelissimi di Schlein cercano la mediazione

In Campania sembrano dissipate, almeno per il momento, tensioni che andavano avanti da anni e anni, come quella tra il gruppo di potere del Pd della provincia di Napoli e il governatore ex sindaco di Salerno. E anche i fedelissimi di Schlein cercano di mediare, di costruire unità. Come il parlamentare Marco Sarracino, che ieri è intervenuto sul tema dell’occupazione femminile sposando una posizione che De Luca aveva espresso poche ore prima: “L’Eurostat ci dice che le peggiori quattro regioni europee per il tasso di occupazione femminile, sono la Sicilia, la Campania, la Calabria e la Puglia. Un dato drammatico, che dovrebbe spingere il Governo, e in particolar modo il Ministro Fitto, a invertire la rotta sul Pnrr. Quelle risorse servono proprio a questo: aumentare la coesione territoriale, diminuire le disuguaglianze di genere e tra generazioni, aumentare le opportunità occupazionali. La destra fa finta di non vedere che la vera emergenza è rappresentata da quelle centinaia di migliaia di persone, spesso giovani e donne, che abbandonano il nostro Mezzogiorno per andare all’estero in cerca di opportunità e un futuro migliore”.

La manifestazione delle forze centriste

Rompere non conviene a nessuno e per questo ci si muove con attenzione, prudenza. I moderati, però, vogliono comunque far sentire la loro presenza forte nel partito anche a Schlein. E per questo si sta lavorando in questi giorni per una grande manifestazione nazionale delle forze centriste, alla quale non saranno pochi i leader dem campani a partecipare. Una controffensiva che potrebbe costringere Schlein a un dietrofront ancora più netto di quello già fatto da quando è alla guida del Pd.
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