NAPOLI – Area nord in fibrillazione: scoperte una mitragliatrice pronta all’uso e decine di munizioni. Il blitz della polizia nella ex roccaforte dei Lo Russo. Gli inquirenti ne sono certi: qui i ‘capitoni’ non ci sono più, dopo i pentimenti dei boss. Più tardi sono arrivati gli Stabile, che hanno provato a sostituirli. Ma ben presto hanno dovuto farsi da parte. Oggi nelle palazzine in via Giovanni Antonio Campano sono insediati boss emergenti e il primo sospetto della Procura ricade su di loro.
Lo scenario
Ma andiamo con ordine. Martedì pomeriggio gli agenti del commissariato Scampia hanno controllato uno stabile in stato di abbandono di via Giovanni Antonio Campano, dove hanno rinvenuto il fucile mitragliatore e le 48 cartucce di vario calibro. E’ un’arma da guerra ad alto potenziale offensivo. Di quelle che si usano nelle ‘stese’, negli agguati. O per difendere una postazione sotto attacco. Per gli inquirenti, la mitragliatrice e le munizioni sono riconducibili a ras emergenti, che tentano di prendere il posto dei Lo Russo e degli Stabile. Ma i più grandi cartelli dell’area nord hanno opposto un muro e deciso che non ci devono essere altri clan a Miano e Chiaiano. Tanto che l’intervento è scattato dopo una ‘soffiata’ alla polizia, probabilmente per danneggiare i nuovi boss.
I ‘ras in erba’
Di più. Un investigatore esperto definisce le nuove leve ‘ras in erba, con tre giorni di storia alle spalle’. Insomma non hanno un lungo curriculum, ma sono determinati a scalare le gerarchie criminali e riempire il vuoto di potere. Soprattutto hanno armi micidiali. Cosa succederà nei prossimi giorni? Non lo sa nessuno. La Procura ha acceso i riflettori sulle palazzine e disposto controlli serrati con ispezioni anche nel cuore della notte. La polveriera è Chiaiano, lo sanno tutti. Tensione alta in tre strade: via Emilio Scaglione, via Giovanni Antonio Campano e via Santa Maria a Cubito. Qui nei mesi scorsi le forze dell’ordine hanno registrato continue scorribande in moto. Un modo come tanti per presidiare il territorio e mettere un piede nei rioni.
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