ROMA – “Rispetto le decisioni dei sindacati”, che hanno proclamato lo sciopero della scuola il 30 maggio, ma “ci tengo a sottolineare che” il decreto che riforma la ‘formazione e il reclutamento’ dei docenti è “un disegno serio e innovativo che fa parte del Pnrr. Si definisce un percorso chiaro di formazione iniziale affidato a università e scuola insieme, che valorizza il tirocinio con tutor scolastici e che integra anche le competenze didattico pedagogiche. Potenziamo poi la formazione continua dei nostri insegnanti, con un focus sull’educazione al digitale, sulle materie scientifiche e sull’innovazione didattica, per accompagnare e orientare gli studenti nel percorso di studio e di vita, che sappia coinvolgerli e contrasti la dispersione”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in un’intervista al Corriere della Sera. “Il decreto non fa tagli: sulla scuola abbiamo investito e continueremo a farlo”, aggiunge il ministro, “Fino al 2026 l’organico rimarrà inalterato e impiegato anche per ridurre la numerosità delle classi. Le risorse che si libereranno dopo, a causa del drammatico tasso di denatalità, saranno reinvestite nel settore”.
(LaPresse)