Milano, 27 ago. (LaPresse) – “Io stessa sono stata costretta a intervenire un mese fa in uno dei casi limite di questa piaga così diffusa tra i giovani. Dunque è dalle scuole che deve partire ogni azione, intensificando quella preventiva già in atto in tutti gli istituti superiori. Soprattutto attuando quella repressiva con l’aiuto delle forze dell’ordine, della video sorveglianza e dei cani antidroga”. Così l’assessore all’istruzione della Regione del Veneto, Elena Donazzan, commenta il piano del ministro Matteo Salvini per combattere lo spaccio davanti alle scuole. “Ho promesso lotta dura alla droga nelle scuole e accolgo con soddisfazione e gratitudine la notizia del piano straordinario varato dal ministro Salvini, con relativa copertura dei costi”.
prosegue l’assessore regionale
Nella riunione tenutasi a Thiene, con tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e di polizia, ho trovato senso di responsabilità e perfetta conoscenza della drammatica gravità delle cose. Tuttavia ho trovato anche disorientamento per come i giovani siano ‘scafati’ nel conoscere droghe e leggi, quasi strafottenti nel sapersi muovere con piena consapevolezza. Quindi, alle scuole il compito di educare, insieme a famiglie sempre più incapaci di gestire o addirittura di comprendere il fenomeno. A noi il compito di colpire duramente chi entra nelle scuole con la droga e chi la spaccia”. “Racconterò al ministro Salvini – conclude Donazzan – come il Consorzio di Polizia Locale dell’Alto Vicentino presente a Thiene si sia addirittura dotato, con proprie risorse, di un cane antidroga, utilissimo proprio nelle scuole”.