Scuola, presidi: controllo green pass impraticabile. Bonomi: “Non è stato fatto nulla”

Carlo Bonomi (Foto Claudio Furlan - LaPresse)

ROMA – Con l’inizio della scuola che si avvicina a grandi passi restano ancora tanti i nodi da risolvere. “A distanza di soli dieci giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico tocca registrare, con amarezza e preoccupazione, che non sono stati adottati interventi che potrebbero garantire la riapertura delle scuole in piena sicurezza e la sensazione è che si navighi al buio”, è il grido di allarme lanciato dall’Associazione nazionale dirigenti scolastici in una missiva inviata al premier Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

La questione primaria resta quella relativa al controllo del Green Pass che, secondo il presidente dell’Associazione Paolino Marotta è “impraticabile”. E’ infatti inimmaginabile che “il personale delegato dal dirigente sia tutti i giorni agli ingressi e per diverse ore a controllare la certificazione di centinaia di docenti e Ata in coda per assumere servizio”, spiegano.

Fra le misure urgenti richieste c’è quella di disciplinare il caricamento dei dati relativi a vaccinazioni, immunizzazioni, esenzioni “su piattaforma interistituzionale, da rendere accessibile alle segreterie scolastiche per il controllo del possesso della certificazione verde da parte del personale, alla stregua di quanto le scuole già fanno per il controllo delle vaccinazioni degli alunni”.

Inoltre – si legge nella missiva – “occorre un provvedimento straordinario e urgente che consenta l’assunzione di un dirigente scolastico per ciascuno dei posti attualmente vacanti e disponibili”. E sul tema scuola pure la Confindustria si esprime in maniera fortemente critica. “Dobbiamo farla ripartire fra tre settimane però siamo al punto dell’anno scorso: non abbiamo fatto nulla”, dichiara il presidente Carlo Bonomi.

L’attacco è soprattutto rivolto ai sindacati del settore che “dice no al green pass: 187mila professori e maestri sembrerebbero non vaccinati. Credo che questo già la dica lunga”, prosegue. Infine, c’è l’annosa questione dei trasporti con la capienza di bus e treni che, salvo sorprese, a settembre con il rientro in classe sarà all’80% sia in zona bianca che gialla. “Siamo intervenuti sia sull’offerta destinando per la seconda parte dell’anno 618 milioni di euro agli enti locali per servizi aggiuntivi come il noleggio di pullman turistici per aumentare le corse”, argomenta il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini.

In merito alla scuole gli istituti “dovrebbero” avere un mobility manager. “Lo prevede una legge del 2015, ma non sembra sia stata applicata in modo generalizzato”, ricorda Giovannini spiegando con il ministro Bianchi stia “spingendo” gli istituti a creare questa figura “oggi più che mai necessaria”.(LaPresse)

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