CATANIA – “Nessun rilievo penale nei confronti dell’equipaggio della Ong. La situazione di ‘distress’ del gommone giustificava il soccorso da parte di Sea Watch 3. Per due giorni nessuna motovedetta libica ha operato nell’Area Sar“, sono le parole del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro che questa mattina ha ufficialmente comunicato l’apertura dell’inchiesta (clicca qui per leggere) sullo sbarco dei 47 migranti. Associazione per delinquere finalizzata all’agevolazione dell’immigrazione clandestina il reato ipotizzato. Al momento contro ignoti, ma la condotta della Sea Watch non è imputabile.
“L’azione della Sea Watch è legittima”
Già dai primi accertamenti è emerso che il soccorso della Sea Watch ai 47 migranti su quel gommone in avaria era dovuto. “La situazione di ‘distress’ giustificava il soccorso da parte di Sea Watch 3 che era dovuta, oltre che alla palese inidoneità tecnica del gommone ad affrontare la traversata, alla circostanza, confermata dai migranti escussi, circa il progressivo sgonfiamento dei tubolari del gommone, da cui tutti sentivano fuoriuscire dell’aria, sgonfiamento che avrebbe inesorabilmente portato all’affondamento del natante“, spiega Zuccaro.
Nessuna traccia delle motovedette libiche
Nessuna traccia della autorità libiche, il che giustificherebbe il salvataggio dei migranti a bordo del gommone. Spiega ancora Zuccaro: “La questione avrebbe rilevanza se la motonave si fosse affrettata a intervenire per anticipare l’intervento di una motovedetta delle autorità libiche, responsabili dell’Area Sar in cui stava operando, ma per ben due giorni nessuna motovedetta libica è intervenuta in quella zona“. Poi aggiunge: “Dalle risultanze investigative non è emerso, pertanto, alcun rilievo penale nella condotta tenuta dai responsabili della Sea Watch 3“.
Tuttavia, “dagli accertamenti della Guardia costiera sono emersi dati significativi sull’inidoneità tecnico strutturale della Sea Watch a effettuare un’attività sistematica di soccorso in mare dei migranti” si legge nel comunicato dalla Procura di Catania. “Nel registro nautico olandese la motonave – afferma Zuccaro – è registrata come natante da diporto e di esso presenta tutte le caratteristiche, con tutto ciò che ne consegue in termini di inidoneità ad ospitare – per una traversata in alto mare che presenta innegabili profili di rischio per le condizioni meteo marine che possono frequentemente verificarsi – un numero di passeggeri ben più elevato di quello per il cui trasporto è stata concepita“.