Sea Watch, Salvini: “Facile fare sentenze con la pelle degli altri”

"Una motovedetta della gdf non è una nave da guerra? E' un pedalo'? C'è una legge, chi se ne frega!!!. Questo giudice parli con le mamme dei ragazzi che hanno rischiato di morire. Facile fare sentenze sulla pelle degli altri".

Foto Cecilia Fabiano - LaPresse

MILANO – “Una motovedetta della gdf non è una nave da guerra? E’ un pedalo’? C’è una legge, chi se ne frega!!!. Questo giudice parli con le mamme dei ragazzi che hanno rischiato di morire. Facile fare sentenze sulla pelle degli altri”. Così in diretta fb il vicepremier Matteo Salvini sul caso Sea Watch e sul fatto che il Gip di Agrigento non ha convalidato l’arresto della capitana Carola Rackete. “Questa sentenza fa piangere gli italiani veri”, dice Salvini. “La motovedetta della gdf è un pedalò, una canoa”, aggiunge Salvini.

Le accuse

 “Margherite e tulipani per i poliziotti e i carabinieri…. cosi nessuna anima bella si offende, e sono contenti Fazio, Saviano, Lerner”, aggiunge Salvini in diretta fb. “A cosa servono le forze dell’ ordine che vanno in giro con manganelli e pistola, diamogli fischietti e ventagli che fa caldo, così alla prossima comandante Carola le facciamo aria e le diciamo ‘venga in porto, mi raccomando venga in Italia, non vada in Tunisia’”, prosegue Salvini che oggi a Nettuno ha partecipato a una dimostrazione dei taser per le forze di polizia.

LaPresse

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