Secondigliano, il nipote del boss si costituisce

NAPOLI – Sì è costituito alla polizia Gennaro Musella, nipote di Maria Licciardi. Il 19enne avrebbe accoltellato tre ragazzi dopo un torneo di calcio martedì notte nel quartiere Chiaiano. Questa la ricostruzione degli inquirenti, che hanno ascoltato i testimoni e visionato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza.

Le ricerche

Era irreperibile da due giorni. Già fermato il padre Giuseppe Musella (figlio di Maria Licciardi). Il 50enne era stato condotto al carcere di Poggioreale con un fermo di polizia giudiziaria, dopo le prime formalità in caserma. Era tra gli spettatori sul campo di calcio. Sarà la magistratura a valutare la loro posizione nelle prossime ore, dopo gli elementi raccolti dal commissariato e dalla squadra mobile.

La ricostruzione

Una indagine lampo. L’aggressione alla fine della partita. In un torneo di calcio amatoriale. Sempre secondo il resoconto degli investigatori, il 19enne era in campo e indossava il completo da gioco. Si sarebbe avvicinato a uno spettatore (il padre, secondo la questura). Avrebbe preso un coltello e lo avrebbe nascosto nel pantaloncino. Poi si sarebbe avvicinato a tre calciatori e dopo un breve alterco li avrebbe accoltellati: il più grave è un 24enne ferito all’addome, ora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cardarelli. Poi due 31enni colpiti dai fendenti alle mani e alle braccia (guariranno in pochi giorni). Gennaro Musella si sarebbe allontanato dal campo prima dell’arrivo della polizia. Ora si è presentato alle forze dell’ordine. E’ il nipote di Maria Licciardi, ras dell’Alleanza di Secondigliano. I fatti accaduti nella notte tra lunedì e martedì.
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