Serie A, Crotone stende Verona con Ounas-Messias e abbandona l’ultimo posto

Foto Francesco Mazzitello / LaPresse Crotone vs Verona - Stadio Ezio Scida Nella foto: gol di Messias 2-0

MILANO – Il Crotone già retrocesso si toglie la soddisfazione di abbandonare l’ultimo posto in classifica. La squadra di Cosmi batte un Verona senza più obiettivi (2-1) allo ‘Scida’ e scavalca il Parma. Successo indirizzato dalla rete-lampo di Ounas, poi nella ripresa arriva il raddoppio di Messias. In mezzo, poco spettacolo e molto nervosismo.

Nel finale, l’Hellas dimezza lo svantaggio con l’autorete di Molina ma lascia il campo senza punti, a conferma di un finale di campionato nel quale viaggia con il freno a mano tirato. E i veneti falliscono l’aggancio alla Sampdoria al decimo posto in classifica.

La coppia Ounas-Simy traina il 3-5-2 dei pitagorici, nel 3-4-2-1 di Juric il terminale offensivo è Kalinic, supportato dal duo Barak-Zaccagni. In porta ancora Pandur. Bastano due minuti, anzi per la precisione un minuto e 15 secondi, ai padroni di casa per sbloccare il risultato, favoriti da un erroraccio di Dawidowicz: Simy scappa in contropiede e serve Ounas che insacca di sinistro. Ancora pericoloso il francese in accelerazione ma stavolta Pandur respinge il suo tentativo.

Ancora una chance per il Crotone con una gran conclusione dai venti metri di Cigarini: il pallone manca il bersaglio di un nulla. Sull’altro fronte, Dawidowicz si inserisce sulla punizione di Lazovic e ‘schiaccia’: Cordaz è reattivo e si oppone con un grandissimo intervento. Pochi squilli in una ripresa che vede i padroni di casa gestire senza troppi patemi e la squadra di Juric, nonostante i cambi, riuscire a impensierire i calabresi.

E’ invece la formazione di Cosmi a trovare il raddoppio alla mezz’ora, in contropiede: dalla destra Ounas regala un gran pallone per Messias che insacca di prima intenzione. A permettere all’Hellas di accorciare le distanze a tre minuti dalla fine è un’autorete: Molina infila goffamente la propria porta sugli sviluppi di un angolo. Finale a nervi tesi per Juric, che protesta vivacemente per un contatto su Ilic. Poi cade il sipario su una sfida che non entrerà di certo negli annali calcistici.(LaPresse)

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