MILANO – Il Toro rialza la testa a Marassi, vince 1-0 e prova a riprendere il suo cammino dopo il ko interno con l’Inter. Orfana del suo bomber Belotti, che non ha recuperato dalla botta subita all’anca, alla squadra di Mazzarri basta una rete di testa su calcio d’angolo del difensore brasiliano Bremer a meno di un quarto d’ora dal termine per beffare il Genoa che dopo un primo tempo incolore, nella ripresa aveva messo in serie difficoltà i granata colpendo una traversa con Agudelo, un palo con Favilli e costringendo Sirigu ad una difficile parata su Cassata.
La formazione di Thiago Motta paga l’unica disattenzione della partita, filata via senza alcuna emozione nel primo tempo per poi decollare nei primi venti minuti della ripresa per il forcing dei rossoblù incapaci però di finalizzare. La sconfitta casalinga accentua la fase delicata dei Grifoni che mostra dei passi indietro a livello di risultati con soli due punti nelle ultime cinque partite. Il Toro con equilibrio, lucidità e compattezza, senza scomporsi troppo, gestendo nel finale il vantaggio, è riuscito a risollevarsi uscendo dalle secche pericolose della classifica con una prova di carattere e ritrovando in parte il vecchio spirito granata.
Mazzarri al via si affida alla coppia Verdi e Berenguer, con Zaza dalla panchina
A centrocampo torna Rincon mentre viene confermato il terzetto difensivo Izzo-N’koulou-Bremer. Nella squadra di casa, out Zapata per un problema accusato nella rifinitura. Spazio a Biraschi, con Pajac a sinistra e Criscito in panchina. Confermato Sturaro a centrocampo insieme e Schöne e Cassata. In attacco, dentro Favilli e fuori Pinamonti con il supporto di Pandev e Agudelo. E’ il Torino a mostrarsi più aggressivo con il Genoa che sembra patire l’assetto dei granata non riuscendo a rielaborare l’azione dal basso attraverso il possesso palla. Il pressing alto infatti mette in difficoltà i rossoblù.
La partita non decolla e le due squadre si annullano a centrocampo
Il primo squillo arriva al 21′ con De Silvestri che anticipa tutti sul cross dalla bandierina di Verdi ma non imprime forza al colpo di testa. Risponde Pajac con un cross teso ma Romero colpisce male. Ma la prima vera occasione arriva al 30′ con il Torino che dopo una lunga azione sfiora il gol con Ansaldi che su cross di Izzo devia da due passi non lontano dal palo. La squadra di Mazzarri alza il ritmo mostrandosi più propositiva nel cercare la rete avvicinandosi senza però essere mai pericolosa.
Il Genoa non solo non si rende pericoloso ma regala tante opportunità agli avversari per una serie di errori di misura che fanno spazientire il pubblico di Marassi. Nel finale del primo tempo il Genoa alza la testa, dà segnali di risveglio con Sturaro che riesce a liberarsi dal limite dell’area ma il suo tiro da buona posizione viene deviato in angolo. I fischi del pubblico all’intervallo sintetizzano l’andamento di un match senza un briciolo di emozione se non l’occasione granata con Ansaldi.
L’assenza di Belotti nel Toro si fa sentire
Nella ripresa Thiago Motta è costretto a sostituire Ghiglione con Ankersen per un guaio muscolare. Le squadre sono più allungate, ci sono più spazi e aumentano le possibilità di manovra. Prima vera palla gol per il Genoa al 51′. Agudelo lanciato da Pajac serve al centro Pandev che calcia in maniera sporca favorendo il rinvio di Brener davanti alla porta. Il Torino subisce e il Genoa insiste, prende fiducia e, con una serie di passaggi in verticale, si fa pericoloso colpendo due pali in un minuto, prima con Agudelo che va via in dribbling e colpisce la traversa, poi con Favilli che con una buona fluidità di manovra lanciato a rete da Pandev conclude alla sinistra di Sirigu.
La terza palla gol del Genoa è sui piedi di Cassata al 67′ che dal centro dell’area dopo un rapido contropiede calcia troppo sul portiere e Sirigu ben posizionato respinge. Dopo aver subito per circa 20 minuti il Torino trova la rete del vantaggio al 77′ su calcio d’angolo di Verdi con Bremer che salta più alto di tutti e infila alla destra di Radu. Primo gol in serie A per il difensore brasiliano in 13 presenze. Il Genoa è stordito, subisce il colpo, il Torino gestisce il finale con coraggio e trova tre punti pesanti. Per il Genoa invece inizia un’altra settimana calda con i calciatori fischiati al termine del match. (LaPresse)