Serie A, Inter cala poker al Genoa: doppio Lukaku, Natale in vetta con Juve

Foto Tano Pecoraro / LaPresse in foto Lukaku

MILANO – Il 2019 dell’Inter si chiude con un messaggio alla Juventus: sarà duello anche nel nuovo anno. Nell’ultimo impegno prima delle feste, i nerazzurri ritrovano il successo sbarazzandosi di un Genoa troppo fragile per aspirare al colpaccio: in attesa delle scorpacciate di Natale, i tifosi (San Siro risponde con 57mila presenze) si godono una scorpacciata di gol. Finisce 4-0 al termine di un match a senso unico. Apre e chiude Lukaku, ‘orfano’ del gemello del gol Lautaro Martinez e sostituito dal 17enne Sebastiano Esposito, al primo gol in Serie A.

A completare il tabellino ci pensa Gagliardini

I tre punti consentono a Conte, osannato dalla Curva Nord, di agganciare la Juventus in vetta e si regalare un buon Natale al popolo interista. Ben altro stato d’animo in casa Genoa: il grande ex Thiago Motta, uno degli Triplete mourinhano, ora rischia il posto. Privo in avanti dello squalificato Lautaro Martinez, Conte dà fiducia al giovane Esposito al fianco di Lukaku.

Assenza pesante anche in mezzo, dove manca l’altro squalificato Brozovic: Gagliardini recupera. Sugli esterni, Candreva e Biraghi vincono i rispettivi ballottaggi con D’Ambrosio e Lazaro. In difesa, Bastoni è preferito a Godin. Thiago Motta non può contare sullo squalificato Pandev ma ritrova Agudelo, in avanti il tandem Pinamonti-Sanabria. Il primo squillo è proprio del giovane Esposito, con un rasoterra che non impensierisce troppo Radu. Il portiere rossoblù risponde presente al successivo tentativo di testa di Gagliardini su piazzato di Biraghi. Più tardi ancora Gagliardini, sempre servito da Biraghi, costringe Radu ad una ben più impegnativa deviazione oltre la traversa.

Gradualmente e prevedibilmente la squadra di Conte prende in mano le redini costringendo gli uomini del Grifone a stare sottocoperta. E i pochi tentativi di ripartenza del Grifone sono disinnescati senza troppi patemi dai nerazzurri. Al 31′ l’Inter la sblocca, ma grazie a un pacchetto natalizio confezionato da Cassata, che sbaglia in uscita: Lukaku recupera e scarica su Candeva che ricambia con un cross, il belga di testa batte Radu. Ma è uno-due micidiale per i nerazzurri, che poco dopo trovano il raddoppio con Gagliardini: l’ex atalantino riceve lo scarico di Lukaku in area a trafigge di destro Radu con una deviazione di Romero (33′).

Strada spianata per l’Inter, il Genoa è tramortito. E buon per Thiago Motta che a salvare i suoi sul sinistro di Candreva ci pensa… Lukaku, che si trova sulla traiettoria in offside. Proprio il belga prima del’intervallo non sfrutta una buona situazione in ripartenza concludendo debolmente. La ripresa si apre con un Lukaku versione gialappesca: un errore di Romero consegna palla all’ex United, che incredibilmente si fa chiudere lo specchio da Radu in uscita bassa.

Il Genoa non sembra disporre delle forze per il ribaltone

L’intervento, si fa per dire, di Handanovic arriva dopo un’ora di gioco, per sventare in corner un destro da fuori di Sanabria. Per il tris nerazzurro è comunque solo questione di tempo: Agudelo stende in area Gagliardini, Pairetto indica il dischetto. Lukaku indossa i panni di Babbo Natale lascia la palla ad Esposito. E il classe 2002 non si fa tradire dall’emozione: batte Radu e realizza la sua prima rete in A (64′). E’ la mazzata definitiva per il Genoa, eppure Sanabria non si arrende e impegna da fuori ancora Handanovic. Poi sugli sviluppi del corner è Lukaku a disinnescare la minaccia portata da Rovella.

La missione dell’Inter nella parte finale del match è scontata: gestire e non correre rischi

C’è ancora spazio per il poker, firmato da Lukaku: il belga riceve da Candreva e scarica un missile con la palla che si infila nel sette (70′). E dalla Curva Nord partono cori contro Icardi, ormai dimenticato. Le buone notizie per i tifosi nerazzurri si accumulano perché pochi minuti dopo torna a saggiare il campo l’attesissimo Sensi, il vero acquisto del nuovo anno: fuori Gagliardini. Quindi Candreva lascia il posto a Lazaro e un altro baby, Dimarco, rileva Biraghi. Il sipario su San Siro è ormai calato, ma Lazaro regala un brivido regalando in area palla ad Agudelo che però non sfrutta. Niente riesce a guastare la perfetta chiusura 2019 dell’Inter. (LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome