TORINO – La Juve concede un tempo e alla fine deve accontentarsi di un punto che assomiglia tanto a un passo falso nello sprint Champions. Il gol lampo di Morata in avvio ripresa rimedia al vantaggio del primo tempo della Fiorentina, dominatrice per 45 minuti e avanti con il ‘cucchiaio’ su rigore di Vlahovic. L’1-1 del ‘Franchi’ sorride maggiormente alla squadra di Iachini, che mette un altro mattoncino verso la salvezza.
La Vecchia Signora invece continua a viaggiare a ritmo altalenante, non dando continuità all’affermazione sul Parma. Il 3-5-2 varato da Pirlo nel primo tempo non ha prodotto gli effetti sperati. E il dietrofront nella ripresa si è rivelato tardivo per tornare dalla Toscana con il bottino pieno. La Juve aggancia momentaneamente il Milan, ma la lotta al quarto posto rischia di complicarsi ulteriormente al termine di questa giornata.
Il primo tempo
Pirlo stupisce tutti e ridisegna la Juve, cambiando modulo e rispolverano l’antica difesa a tre con Chiellini-Bonucci-de Ligt e il tandem Ronaldo-Morata davanti, con Ramsey a supporto. Il ritorno al 3-5-2 non sembra però esser stato totalmente digerito da Chiellini e compagni, non a caso la Fiorentina dopo un avvio un po’ contratto prende campo e fiducia. Le occasioni poi vengono da sé: Szczesny salva con un’uscita provvidenziale su Vlahovic al 12′, poi ci pensa il palo a graziare i bianconeri sul tiro dalla distanza di Pulgar sporcato da Bonucci.
I toscani insistono e poco prima della mezzora passano in vantaggio per un tocco di braccio in area sfuggito a Massa ma non al Var. Vlahovic conferma di essere in gran fiducia e con uno scavetto trafigge Sczesny e rende la gara in salita per gli ospiti. La squadra di Pirlo infatti neanche dopo lo schiaffo subito riesce a scuotersi: Ronaldo e Dybala sono troppo soli lì davanti, il contributo di Ramsey è sporadico, inghiottito dal centrocampo viola. L’unico squillo arriva proprio in chiusura di frazione, quando la Joya mette davanti al portiere il gallese che spara sul fondo.
La ripresa
Nella ripresa Pirlo ribalta ancora l’undici titolare lasciando negli spogliatoi Bonucci e uno spento Dybala, con l’inserimento di Morata e Kulusevski e la rinuncia all’esperimento (fallito) 3-5-2. Ed è subito scossa, perché lo spagnolo dopo neanche un minuto pareggia i conti con un sinistro a giro velenoso su cui Dragowski si fa sorprendere. La partita si accende, perché nessuna delle sue squadre si accontenta del pari.
La Juve si getta in attacco, forte di un baricentro più alto e di un CR7 più coinvolto nel gioco, i viola non si tirano indietro. Pulgar costringe Szczesny all’ennesimo intervento, dalla parte opposta CR7 calcia a lato sul palo più lontano. Nel finale la pressione bianconera aumenta, al pari dei rimpianti. Perché a turno Chiellini, Kulusevski e Ronaldo (che manca un gol fatto di testa) non riescono a rovesciare il risultato. E se la Fiorentina compie comunque un passo importante verso la salvezza, la volata Champions della Juve si complica ulteriormente.
(LaPresse/di Alberto Zanello)