Serie A, senza più Ronaldo è subito flop Juve: Empoli corsara con Mancuso

Foto LaPresse - Fabio Ferrari 28 Agosto 2021 Juventus Fc vs Empoli Allianz Stadium. Nella foto: Leonardo Mancuso (Empoli F.C.) esulta dopo rete 0-1

MILANO – La vita va avanti anche senza Cristiano Ronaldo ma non è certo la stessa cosa. Nella prima partita senza più il numero 7 portoghese, un altro numero 7 condanna la Juventus all’Allianz Stadium: è Leonardo Mancuso. Il trentenne attaccante, esordiente in Serie A, regala una storica prima vittoria all’Empoli per 1-0 nell’anticipo della 2/a giornata di Serie A.

Un inizio di stagione disastroso per la Juve, che si ritrova già a -5 dall’Inter e dalla Lazio capoliste ma che soprattutto dopo la sosta sarà chiamata ad un doppio impegno a dir poco probante contro Napoli e Milan. Insomma, c’è il rischio che a metà settembre i bianconeri siano già lontani non solo dalla lotta per lo Scudetto ma anche da quella della Champions League. Il tutto avendo sostituito quello che era il loro miglior giocatore per ora con il solo… Moise Kean.

E’ la prima Juve del dopo Ronaldo. Per l’occasione il tecnico dei bianconeri Max Allegri schiera una formazione inedita e cervellotica con Szczesny in porta; Cuadrado, De Ligt, Bonucci e Alex Sandro in difesa; Bentancur, Danilo e Rabiot in mediana; Chiesa, Dybala e la sorpresa McKennie in attacco. In panchina sia Locatelli che Morata, aspettando l’arrivo di Kean. Nell’Empoli, Andreazzoli replica con il talentuoso Bajrami alle spalle di Cutrone e Mancuso.

Inizio veemente della Juventus, che si riversa subito nell’area di rigore dell’Empoli e dopo appena quattro minuti sfiora il vantaggio con Chiesa. Salva Vicario. Il duello tra i due si ripete dopo dieci minuti, quando l’attaccante bianconero dopo una serpentina ubriacante arriva al limite dell’area di rigore ma sul suo diagonale trova ancora il portiere ospite che devia in angolo. E’ un fuoco di paglia.

L’Empoli c’è e in contropiede si rende pericoloso con Cutrone, anticipato in area da un intervento alla disperata di Bonucci. E’ una Juve che, come a Udine, si conferma fragile in difesa tanto che al 21′ subisce il gol della formazione toscana firmata da Mancuso bravo a destreggiarsi in area e battere Szczesny da due passi. Primo centro in Serie A per l’attaccante dei toscani.

La Juve accusa il colpo, ma ancora Chiesa prova a trascinare i suoi impegnando Vicario dal limite. Ai bianconeri forse manca anche un rigore per un contatto sospetto in area su Dybala, che l’arbitro non va a vedere al VAR. L’Empoli prende coraggio e ogni volta che si affaccia nella metà campo bianconera si rende pericolosa, prima con Cutrone dalla distanza poi ancora con Mancuso.

Nel finale toscani vicinissimi al raddoppio con un maldestro colpo di testa all’indietro di Chiesa, che Szczesny devia a fatica in angolo. Juve in totale confusione, fischia lo Stadium.

Nell’intervallo Allegri sconfessa le sue stesse scelte di formazione, togliendo un McKennie chiaramente fuori posizione, per inserire Morata e mettere un punto di riferimento al centro dell’attacco. A rendersi per primo pericoloso, però, è ancora l’Empoli con Haas che impegna Szczesny.

Pronta reazione della Juve con un sinistro da limite di Dybala, debole e centrale per Vicario. La squadra di Allegri continua a ballare paurosamente in difesa, ancora Szczesny deve sventare due volte prima su Bajrami e poi su Cutrone in mischia. Allegri toglie un Rabiot in ritardo di condizione e manda in campo Bernardeschi, dentro anche Locatelli per un fischiatissimo Bentancur e Kuluseveski per Chiesa.

La Juve prova a stringere i tempi, in particolare Dybala prova a prendersi la squadra sulle spalle ma Vicario è sempre attento. Ci prova anche Locatelli, su cross basso di Kulusevski, ma non trova la porta in spaccata da ottima posizione. Con il passare dei minuti, il forcing bianconero si affievolisce anche per una condizione evidentemente ancora imperfetta.

L’Empoli si limita a controllare agevolmente gli sterili attacchi avversari (da segnalare solo un ultimo tentativo di Locarelli) e porta a casa tre punti meritati e che le danno una grandissima iniezione di fiducia in chiave salvezza. Juve che esce tra i fischi sonori dello Stadium e che farà bene a interrogarsi su un futuro prossimo a dir poco nebuloso.(LaPresse)

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