Serrata prolungata fino al 13 aprile. Conte: “Il numero dei morti è una ferita aperta, non possiamo allentare le restrizioni”

Firmato il nuovo decreto

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi/ LaPresse in foto Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Il numero dei morti “è una ferita aperta”. E proprio per questo parlare ora di allentamenti della misure è impossibile. Ad annunciarlo è stato Giuseppe Conte dopo la firma del nuovo decreto. La ‘serrata’ è stata prolungata fino al 13 aprile: “Non siamo nella condizione di poter alleviare i disagi e risparmiare i sacrifici a cui abbiamo sottoposto gli italiani”. 

“Questo ulteriore sforzo – ha spiegato il premier – ci consentirà di valutare una nuova prospettiva. Nel momento in cui d’accordo con il comitato tecnico scientifico avremo delle indicazioni potremo valutare l’allentamento. Mi dispiace che queste misure capitano in un momento particolare, di festività pasquali. Dispiace che capiti in un momento di serenità”, ma questa proroga “ci consentirà di iniziare a valutare con gli esperti una prospettiva. Dal momento in cui ci sarà un calo dei contagi potremo iniziare a pensare a un allentamento delle misure, ma non siam nella condizione di dire quando”. 

C’è un’unica novità nel nuovo decreto: “Riguarda le sedute di allenamento degli atleti: le sospendiamo onde evitare che le società sportive possano pretendere prestazioni sportive anche sotto forma di allenamento. Questo non significa che gli atleti non si dovranno più allenare: lo faranno in forma individuale”.

“C’è una sparuta minoranza di persone – ha proseguito Conte – che non rispetta le regole, ed è per questo che abbiamo disposto sanzioni severe e onerose: non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni rechi danno a tutti”

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