ROMA – Un ‘Toro’ versione deluxe infilza il Diavolo e spedisce l’Inter in finale di Coppa Italia. Il derby è per quasi un’ora di gioco è un tango argentino che premia le qualità atletiche di Lautaro Martinez, mattatore nella serata della verità contro il Milan piegato 3-0 da due prodezze dell’attaccante e dalla rete di Gosens all’82’. Davanti a un Meazza tornato pieno dopo 26 mesi (sugli spalti quasi 75mila spettatori) la squadra di Pioli esce battuta recriminando però per una rete di Bennacer annullata dall’arbitro per un fuorigioco passivo di Kalulu che avrebbe riaperto il match. Si era al 65′, con il Milan arrembante nel tentativo di recuperare il doppio svantaggio firmato da Lautaro artefice di un gol in mezza girata al 4′ e di una perla d’autore al 40′ con un cucchiaio a Maignan. Tra le due reti si era visto un Milan coraggioso, capace di reagire e di sfiorare il pareggio in almeno cinque occasioni per poi farsi tramortire da Martinez sul finire del primo tempo. Nella ripresa la squadra di Pioli ci ha provato ma quel gol annullato ha di fatto spezzato le energie e nel finale è arrivato per l’Inter il colpo del ko con Gosens. La vittoria dei nerazzurri ha un valore doppio e rischia di avere ripercussioni anche sul campionato nonostante Pioli a più riprese abbia dichiarato alla vigilia che non era determinante per l’esito della corsa scudetto. Sta di fatto che l’Inter che insegue il Diavolo a due lunghezze, ha adesso il giusto abbrivio per poter operare il sorpasso scudetto. Mentre il Milan deve provare a resettare in fretta il pesante ko.
La notte si fa subito nerazzurra. Ddopo appena 4′ la sblocca una splendida girata al volo, per potenza e coordinazione, di Lautaro Martinez che sfrutta al meglio un cross di Darmian dal limite dell’area. Al primo affondo la squadra nerazzurra si trova così a gestire un match in discesa e prova ad approfittare del colpo a freddo per stordire ancora di più il Milan,. Il Diavolo reagisce in fretta e con ordine, controllando le incursioni nerazzurre di Barella e poi ancora di Lautaro che mostra di essere in serata di grazia, per rapidità e determinazione. Pioli chiede alla squadra maggiore velocità nel giro palla, incita Saelemakers a non restare bloccato su Calhanoglu ma ad attaccare meglio la profondità. E le occasioni rossonere, con il passare dei minuti, iniziano ad arrivare. Al 28′ Leao si libera di sinistro e calcia di potenza con la palla messa da Handanovic in angolo. Poi è proprio il portiere nerazzurro a compiere una grande parata su un tiro radente dal limite di Calabria dopo una ribattuta su una punizione di Theo Hernandez. Il Milan inizia a prendere più fiducia e nell’Inter scatta l’allarme rosso. Una conclusione di Tonali a botta sicura colpisce la schiena di Giroud che manda la palla sul fondo, poi serve una salvataggio estremo di Perisic su Kessie davanti alla porta a negare il pareggio ai rossoneri. Proprio nel momento di massima spinta del Diavolo, arriva il secondo colpo velenoso di Lautaro Martinez. Il ‘Toro’, messo davanti alla porta da Correa, trova uno spiraglio tra Calabria e Tomori e con un colpo sotto scavalca Maignan per il 2-0 con cui si chiude il primo tempo.
Nella ripresa il Milan è obbligato all’arrembaggio e Pioli opta per una scelta tattica sostituendo Tonali per Brahim Diaz e Saelemaekers per Messias. Il tecnico dei rossoneri chiede rapidità e dinamismo ma l’Inter resta sempre lucida nelle sue ripartenze, e ancora una volta è Lautaro Martinez al 52′ a creare un ulteriore pericolo superando Kalulu con il destro che viene messo in angolo da Maignan. Inzaghi invita i suoi alla calma, invocando attenzione e compattezza. La svolta del match arriva al 65′ quando l’arbitro Mariani non convalida una rete da fuori area di Bennacer per un fuorigioco attivo di Kalulu che avrebbe impedito ad Handanovic di veder partire il pallone. IL match prende così una piega tutta nerazzurra e a 8′ dal termine Gosens appena entrato (al posto di Perisic) chiude ogni velleità rossonera per il 3-0 finale. L’Inter va a Roma per la finale dell’11 maggio a Roma, il Milan deve ora provare a rialzarsi pensando solo a custodire il primo posto in campionato.
(LaPresse)