Migranti, il sindaco di Brindisi in barba al Decreto sicurezza apre il porto della città

BRINDISI – “Brindisi si unisce all’appello di tanti altri sindaci italiani ed in nome della Costituzione e dei basilari diritti umani dichiara aperto il proprio porto per accogliere le tante vite umane rese ostaggio da giorni nel Mediterraneo da una politica disumana e di chiusura che non possiamo condividere”, ha detto l sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, al governo della città al vertice di una coalizione di centrosinistra

Città di accoglienza
“Brindisi è città dell’accoglienza – ha continuato il primo cittadino – e non è accettabile la speculazione politica su un tema delicato come l’immigrazione affrontandolo come mero raccoglitore di facili consensi. Non è accettabile che ne facciano le spese vite innocenti in serio pericolo”.
La disobbedienza
“Oggi siamo chiamati ad una disobbedienza civile – conclude – dettata da un dovere morale.
 Non intendiamo sottoscrivere pagine di storia sulla pelle di esseri umani. Storia che, al contrario, ha già visto Brindisi come porto di pace ed accoglienza, in un passato non troppo lontano, con l’emergenza sbarchi degli albanesi”.

Il monito di SalviniSolo ieri il vicepremier su Fb aveva ribadito la linea del governo: “Quanti ne accogliamo? Zero, abbiamo già dato. Se cediamo oggi gli scafisti tornano a far soldi” . Su questa scrivania ho firmato il permesso di arrivare in Italia a centinaia di donne e bambini riconosciuti in fuga da associazione serie e che avranno in Italia il loro futuro. Poi basta: per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono erano e saranno chiusi.

Commercio di armi e esseri umani

“Grazie a questo traffico gli scafisti comprano armi e droga; io non sarò complice di chi vende a esseri umani per poi comprare armi e droga. Le Ong non hanno obbedito a indicazioni precise impartite”, ha concluso Salvini.

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