Siria, a Idlib i ribelli fanno esplodere ponti in vista attacco regime

I ribelli siriani di Idlib hanno fatto esplodere due ponti nel tenatativo di ostacolare la possibile offensiva dell'esercito contro l'ultima roccaforte dell'opposizione armata al regime.

(Photo by OMAR HAJ KADOUR / AFP)
Beirut (Libano), 31 ago. (LaPresse/AFP) – I ribelli siriani di Idlib hanno fatto esplodere due ponti nel tenatativo di ostacolare la possibile offensiva dell’esercito contro l’ultima roccaforte dell’opposizione armata al regime. I ponti sul fiume collegavano la provincia di Idlib e la provincia confinante di Hama, che è sotto controllo governativo. Sono stati fatti saltare in aria dalle fazioni islamiste del Fronte nazionale di liberazione, il prcincipale gruppo armato non jihadista presente nella provincia. Questo secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, basato nel Regno Unito. I ponti erano situati nella pianura di Al-Ghab, che potrebbe essere uno dei primi obiettivi in caso di attacco. Da settimane il regime ha ammassato truppe proprio in quell’area, intorno alla provincia di Idlib, in vista dell’attacco finale.

il commento

“Il comando siriano ha preso la decisione di sconfiggere il Fronte al-Nusra a Idlib, indipendentemente dal sacrificio che può comportare”, ha detto il ministro degli Esteri di Damasco Walid Muallem. La maggior parte della provincia è controllata dai jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham, l’ex Fronte al-Nusra legato ad al-Qaeda. L’Onu ha messo in guardia da quella che potrebbe diventare una “catastrofe umanitaria in caso di un attacco su vasta scala” e con l’inviato speciale per la Siria Staffan de Mistura ha chiesto la creazione di corridoi umanitari per i civili. A Idlib vivono quasi tre milioni di persone, circa la metà delle quali sono ribelli o loro familiari, trasferiti da altre aree riconquistate dall’esercito di Damasco.

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