Baghdad (LaPresse/AFP) – Almeno 45 terroristi dello Stato islamico sono stati uccisi, tra cui alti funzionari, in un raid delle forze irachene nell’est della Siria. Lo ha annunciato il comando congiunto delle operazioni militari di Baghdad. “Su ordine del primo ministro Haider al-Abadi, gli F-16 iracheni hanno fatto irruzione con successo in una riunione di leader dell’Isis nella regione Hajine della Siria. Hanno ucciso 45 terroristi tra cui alti funzionari”, si legge nella nota militare.
Il raid è avvenuto venerdì. L’aviazione irachena ha anche distrutto 3 abitazioni, legate da un tunnel.
Arresti per membri dell’Isis in Turchia
La polizia turca ha arrestato ad Ankara 14 presunti membri del gruppo Stato islamico. Sono accusati di preparare attacchi in occasione delle elezioni presidenziali e politiche che si terranno domani in Turchia. Lo riporta l’agenzia di stampa di Stato Anadolu, spiegando che i 14 fermati, tutti di nazionalità straniere, sono state arrestati nel corso di una serie di raid, condotti simultaneamente nelle loro abitazioni nella capitale e in cui sono stati sequestrati materiali. Anadolu non ha fornito dettagli sul tipo. E la tempistica degli attacchi che gli arrestati avrebbero pianificato, né sulle loro nazionalità.
Durante i primi anni del confitto siriano, iniziato a marzo 2011, la Turchia è stato il principale punto di passaggio verso la Siria di persone straniere, spesso occidentali, per raggiungere i gruppi jihadisti. Il governo di Ankara è da tempo accusato di chiudere gli occhi su questi passaggi. Dopo una serie di attentati avvenuti nel Paese, ha chiuso la frontiera con la Siria, aumentando gli arresti e le espulsioni di presunti jihadisti stranieri ed è entrata a fare parte della coalizione internazionale che combatte lo Stato Islamico.