GERUSALEMME (LaPresse/AFP) – Siria, Israele rinnova la minaccia di attaccare gli obiettivi dell’Iran. Israele ha infatti ribadito oggi le sue minacce di attaccare obiettivi militari iraniani in Siria e postazioni dell’esercito siriano. La notizia giunge dopo che ieri è stato annunciato un accordo di cooperazione militare fra il regime di Bashar Assad e Teheran, in base al quale consiglieri militari iraniani resteranno in Siria al termine della guerra che va avanti nel Paese dal 2011. L’Iran fornisce sostegno politico, finanziario e militare al regime siriano. “L’accordo fra Bashar Assad e l’Iran costituisce un test per Israele: la nostra reazione sarà chiara e netta. Non permetteremo all’Iran di stabilirsi militarmente in Siria”, ha detto sulla radio pubblica il ministro israeliano dell’Intelligence, Yisrael Katz. La Siria è confinante con Israele.
Siria, le dichiarazioni di Katz
“Reagiremo in Siria con tutta la nostra potenza contro ogni obiettivo iraniano che minaccerà Israele e, se la difesa antiaerea dell’esercito siriano interviene contro di noi, ne pagherà il prezzo”, ha detto ancora Katz, membro del Gabinetto di sicurezza del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Quest’ultimo continua a ripetere che l’Iran costituisce la più grave minaccia al suo Paese e non smette di chiederne il ritiro dalla Siria. Israele ha condotto decine di raid contro postazioni siriane, convogli di armi che riteneva destinati al gruppo libanese Hezbollah, che sostiene il regime, ma anche contro le forze iraniane. Israele occupa dal 1967 una parte del Golan.