Milano, 14 apr. (LaPresse) – “Abbiamo ritenuto fosse giusto e legale intervenire militarmente con alleati per alleviare ulteriori sofferenze umanitarie riducendo la capacità di usare armi chimiche da parte del regime di Damasco. Non si tratta di interferire in una guerra civile, né di cambiare un governo: è un attacco limitato con chiari confini che vuole evitare l’escalation e altre vittime civili”. Lo ha dichiarato la premier britannica Theresa May spiegando l’attacco congiunto di Usa, Regno Unito e Francia contro la Siria a seguito del presunto attacco con armi chimiche di sabato scorso nella città siriana di Douma. “Abbiamo colpito una serie limitata e specifica di obiettivi, centri di ricerca e bunker militari coinvolti in attacchi chimici – ha spiegato – Colpire questi obiettivi è significativo per ridurre la capacità chimica del regime”.
“La comunità internazionale non resterà ferma tollerando l’uso di armi chimiche, il nostro intervento militare non resterà indipendente e solo. Restiamo impegnati a risolvere il conflitto in Siria convinti che la migliore soluzione resti quella politica. Lo sappiamo tutti”. Lo ha dichiarato la premier britannica Theresa May spiegando l’attacco congiunto di Usa, Regno Unito e Francia contro la Siria a seguito del presunto attacco con armi chimiche di sabato scorso nella città siriana di Douma.