Slovenia, ministro dell’Interno: “Nessuna violenza eccessiva contro i manifestanti”

Il ministro dell'Interno sloveno Ales Hojs ha rigettato le accuse secondo cui la polizia avrebbe represso alcune proteste antigovernative con forza eccessiva - usando cannoni ad acqua e gas lacrimogeno -, alla vigilia del summit dell'Unione europea che si è tenuto nel Paese all'inizio di questa settimana

(AP Photo/Petr David Josek)

LUBIANA – Il ministro dell’Interno sloveno Ales Hojs ha rigettato le accuse secondo cui la polizia avrebbe represso alcune proteste antigovernative con forza eccessiva – usando cannoni ad acqua e gas lacrimogeno -, alla vigilia del summit dell’Unione europea che si è tenuto nel Paese all’inizio di questa settimana. La manifestazione, la terza in un mese, era stata organizzata contro le misure anti Covid e contro l’utilizzo del certificato vaccinale. Hojs ha detto a Bruxelles che “la polizia ha fatto il suo lavoro molto bene durante l’intervento di martedì” e che hanno agito “entro la loro giurisdizione”, aggiungendo che è stata aperta un’indagine sulle operazioni delle forze dell’ordine. Durante le proteste, 25 manifestanti sono stati arrestati e diversi altri sono rimasti feriti e finiti in ospedale, molti dei quali per inalazione del gas lacrimogeno. Zoran Stankovic, leader del partito Resni.ca, ha minacciato di denunciare lo Stato, sostenendo di essere stato messo in carcere illegalmente.

LaPresse

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