Pistoia, due 14enni confessano di aver sparato a salve contro il cittadino gambiano: “Ma lo abbiamo fatto solo per goliardia”

L'episodio venne denunciato in prima battuta da don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro, in provincia di Pistoia.

Spari all'immigrato
La chiesta di Vicofaro

PISTOIA – Spari contro l’immigrato, due 14enni sono stati fermati dalla polizia nella tarda serata di ieri. Secondo gli investigatori, sono loro ad essersi resi responsabili delle offese e delle esplosioni di alcuni colpi a salve nei confronti di un cittadino gambiano. Il fatto è avvenuto esattamente una settimana fa, nella serata del 2 agosto.

Gli spari contro l’immigrato e la denuncia del parroco di Vicofaro: “Lo hanno fatto al grido ‘negri di merda’”

L’episodio venne denunciato in prima battuta da don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro, in provincia di Pistoia. “Due giovani italiani al grido ‘negri di merda’ hanno sparato uno o due colpi d’arma da fuoco in direzione di uno dei nostri ragazzi”, aveva commentato direttamente dagli uffici della Questura di Pistoia il parroco ‘pro-migranti’. Notevole, infatti, il suo impegno in tal senso. Le indagini condotte dai poliziotti della Digos e della Squadra mobile, sotto il coordinamento della Procura di Pistoia, si sono svolte facendo riferimento a testimonianze e immagini ricavate dalle telecamere di sorveglianza della zona. Accertato, quindi, che nelle ore in cui sono avvenuti i fatti ci fosse un gruppo di ragazzi che si aggirava in zona di Vicofaro.

Due 14enni ‘crollano’ davanti alla polizia: “Siamo stati noi, ma era un momento goliardico”

Gli elementi a disposizione hanno consentito agli investigatori di effettuare perquisizioni nelle abitazioni di alcuni ragazzi, alla ricerca dell’arma utilizzata per sparare contro il gambiano. Alla fine, alla presenza dei genitori, due 14enni sono ‘crollati’ e hanno ammesso le loro responsabilità. A casa di uno di loro è stata rinvenuta la scacciacani utilizzata una settimana fa, oltre a 200 proiettili a salve. “E’ stato un momento goliardico”. Così i ragazzini avrebbero ‘giustificato’ il loro comportamento agli agenti che li hanno interrogati, negando qualsiasi motivazione politica o razziale. Il fascicolo è stato trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Firenze.

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