ROMA – La tragedia di Corinaldo è ancora sotto gli occhi di tutti. Così come lo sono gli incidenti a Torino dopo una recente finale di Champions League. Centinaia di persone che corrono all’impazzata e qualcuna che rimane schiacciata dalla folla. Tutto per l’ormai noto spray al peperoncino, un’arma di autodifesa che però, se usata impropriamente, può essere causa di tragedie.
Le ordinanze comunali e la scelta del governo centrale
E allora sono diversi i sindaci italiani che hanno emesso ordinanze con le quali lo spray urticante viene categoricamente vietato nelle piazze a Capodanno. Chi lo userà riceverà una pesante sanzione.
Una decisione prettamente comunale, se è vero che il ministro degli Interni Matteo Salvini, come da lui stesso annunciato, invierà ai vari prefetti una circolare per invitare a vietare botti e petardi ma non lo spray.
Diverso è dunque il discorso relativo ai ‘botti’, la cui situazione in Italia, seppur migliorata negli ultimi anni, necessita ancora di un livello di attenzione molto alto.
I Comuni coinvolti
Per quel che riguarda lo spray, sono comunque già diversi i Comuni che hanno seguito una linea guida ben precisa, a partire da Firenze dove il divieto di utilizzo è stato emanato già lo scorso anno. Il Comune di Torino, invece, non cita espressamente lo spray nella sua ordinanza. Stesso approccio quello di Milano che però, accanto al divieto di introdurre in piazza durante il concerto bottiglie di vetro, lattine e fuochi d’artificio, sta valutando di inserire lo stesso nella lista nera. A queste città si aggiungono Cesena, Matera, Bologna, Genova, Imola e alcune province del Lazio. E non è escluso che anche altre possano pian piano emanare provvedimenti simili. Da un lato i ‘fuochi’, dall’altro lo spray che è argomento altrettanto delicato. Perché nonostante di per sé resti arma di autodifesa, l’uso improprio e scellerato che spesso se ne fa può essere, come accaduto recentemente, causa di vere e proprie tragedie.