Sri Lanka, i morti salgono a quota 185. Registrata una settima esplosione

Sarebbero 35 gli stranieri deceduti per gli attacchi a chiese e hotel

(Xinhua/LaPresse)

COLOMBO – La Pasqua di sangue in Sri Lanka non accenna a fermarsi. Una settima esplosione è stata registrata prima delle 11 vicino alla capitale Colombo. I morti, intanto, salgono a quota 185 ma si teme che ce ne siano molti altri. Non è ancora chiaro quanti siano gli stranieri coinvolti, alcune fonti però parlano di 35 persone di altre nazionalità decedute per gli attacchi.

Nel mirino chiese e hotel. I feriti sarebbero oltre 500

Le prime sei esplosioni registrate hanno colpito tre chiese e tre hotel. Adesso però è stata resa nota una settima esplosione, in una cittadina vicina alla capitale Colombo. I feriti, secondo fonti locali, sarebbero oltre 500 ma i numeri di questa Pasqua di sangue rischiano di salire vertiginosamente nelle prossime ore. Al momento non ci sono state rivendicazioni.

La Farnesina al lavoro

Gli stranieri morti per gli attacchi sarebbero una trentina, alcuni media locali indicano in almeno 35. Ci sarebbero cittadini statunitensi, britannici e olandesi: lo riporta il quotidiano degli Emirati Khaleej Times, che cita una fonte ospedaliera. Al lavoro anche la Farnesina, che ha attività l’unità di crisi insieme all’ambasciata italiana a Colombo. Il Ministero degli Esteri ha anche indicato un numero di telefono a cui rivolgersi per eventuali segnalazioni per chi è all’estero: 00390636225.

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