Strage della funivia, nei freni l’origine del disastro

Foto Ufficio stampa Polizia di Stato/LaPresse 23 maggio 2021 Stresa - Piemonte, Italia cronaca Precipita la funivia Stresa-Mottarone. Vigili del fuoco e soccorso alpino sul posto. Il cedimento della fune a 300 metri dall'arrivo in montagna. La cabina è precipitata in una zona impervia e boscosaDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

VERBANIA – “Le indagini porterebbero all’impianto frenante”. E’ quanto si evince dalle dichiarazioni della procuratrice di Verbania, Olimpia Bossi, sulle cause delle disgrazia materializzatasi domenica a mezzogiorno sulla funivia che da Stresa porta al Mottarone dove sono morte 14 persone e un bimbo di 5 anni, unico superstite, rimasto gravemente ferito.

La dichiarazione
Mostra cautela, la procuratrice: “Le indagini sono complesse, i tempi incerti – ha detto – Il giorno prima la cabina si era bloccata”. Ora compare l’ipotesi “che i freni siano stati manomessi per evitare nuovi stop”. Una domanda a cui non vi è ancora risposta, ma viene da chiedersi il perché dopo la rottura della fune non è scattato il freno che avrebbe fermato la cabina. E se invece fosse entrato in funzione il sistema frenante di sicurezza il disastro della funivia Stresa Mottarone si sarebbe potuto evitate?

Errore umano
Gli esperti chiariscono che “il cosiddetto forchettone viene usato solitamente per il giro di prova, ovvero quando le cabine sono vuote, per evitare a un operatore di doversi spostare, nel caso in cui scatti il freno (anche per un momentaneo blackout o un guasto al sistema idraulico), per raggiungere la cabina bloccata lungo il percorso. Se il forchettone è montato la cabina riesce a scendere, se non c’è occorre andarla a sbloccare manualmente”. Ecco perché “con i passeggeri a bordo il blocco deve essere tolto, in modo che il freno sia in grado di funzionare”. Per cui prende sempre più piede l’ipotesi di errore umano: “Il giorno prima – da detto Bossi – la funivia si è bloccata e c’è stato un intervento per rimetterla in funzione. Se questo sia collegato o meno ancora non lo sappiamo”. Ma una cosa appare certa: “quando entrano in azione i freni di emergenza vanno per forza sbloccati a mano. Per cui se il forchettone sia stato magari lasciato inserito per evitare il blocco è tutto da stabilire ma la procura dice che questa ipotesi è al vaglio”. 

No alla negligenza
Sembrano invece da escludere le cause per negligenza, in quanto il gruppo Leitner di Vipiteno ha dichiarato che “gli ultimi controlli sono stati eseguiti a fine marzo e che a dicembre è stata fatta una simulazione della rottura della fune traente con conseguente attivazione del freno d’emergenza”

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