TORINO – La coordinatrice Ue del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova, a margine di un convegno all’Unione industriale di Torino sembra in netto contrasto con le parole del ministro delle Infrastrutture Danilo Torinelli, che continua a frenare sulla realizzazione della tratta. “Il risultato dell’appuntamento di ieri a Parigi è chiaro: il progetto continua”, ha detto. “Poi da parte dell’Europa c’è il pieno rispetto per le decisioni di ogni governo che può scegliere in qualsiasi momento di ritirarsi, di spendere oppure perdere il denaro messo a disposizione. Certo, se il governo italiano fermasse tutto sarebbe un errore per il futuro dell’Europa”.
Il ministro Toninelli frena
“Non è partito alcun bando. Si tratta di manifestazioni di interesse da parte di eventuali imprese interessate che durerà tre mesi ed ha la clausola del recesso senza oneri e senza alcuna motivazione da parte dello Stato come nella lettera scritta da Telt al presidente del Consiglio Conte e al presidente Macron”. Così il ministro Toninelli ha commentato al cerimonia di parificazione del rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2018. Poi ha parlato di un diverso investimento delle risorse. “Se tenere in ordine i ponti le strade e le autostrade comporterà impegnare meglio i soldi degli italiani in opere diverse dalla Tav, noi combatteremo per questo”, ha concluso.
Tempi stretti da rispettare
I tempi per la realizzazione dell’infrastruttura sono sempre più stretti e l’esponente dell’Ue Radicova si dice preoccupata per i ritardi. “La questione tempo è cruciale. C’è un timing che va rispettato se non vogliamo perdere le risorse”. Poi sui fondi ha precisato: “C’è un accordo di 27 paesi membri, tutti mettono impegno e risorse. Il progetto è stato deciso 24 anni fa, e confermato più volte. La Torino-Lione è una connessione che riguarda tutta l’Europa, ne abbiamo davvero bisogno”.