Tav, Salvini prende tempo: ne parliamo lunedì

Il vicepremier Salvini rinvia la discussione sulla Tav a lunedì, ma i 5 Stelle si infuriano e Di Maio lo accusa di irresponsabilità

Foto Alessandro Tocco/ LaPresse Nella foto: Matteo Salvini

ROMA – “Oggi nessun vertice. Ne parliamo lunedì. Io sono per fare non per disfare”. Così Matteo Salvini a margine di una conferenza stampa a chi gli chiedeva conto della Tav. Alla domanda sul rinvio della decisione dopo le elezioni europee, il vicepremier e ministro dell’Interno risponde: “Non è che cambi molto, il tunnel è là”. E aggiunge: “La revisione del’opera ci sta, tutto è migliorabile. Ma fermarla no. Conto che il buon senso prevalga”.

Di Maio: sbalordito, comportamento irresponsabile

E la posizone di Salvini non è piaciuta all’altro vicepremier Luigi Di Maio. “Sono veramente sbalordito da questa minaccia di crisi di governo da parte di Salvini” aveva detto il capo politico del MoVimento 5 stelle, lasciando Montecitorio dopo aver riunito i gruppi parlamentari. “Il comportamento del ministro Salvini è da irresponsabile” ribadisce. E ancora: “Ci vuole serietà e lo dico anche agli elettori della Lega. Cosa sarebbe successo se avessi messo in discussione la legittima difesa e altri provvedimenti in quota Lega”.

Sulla Tav “non decide solo uno”

Di Maio ha poi aggiunto che “il fatto che su due vice premier e un presidente del consiglio in due siano critici non può portare al fatto che siccome ad uno non va bene decide solo uno, perché non funziona così. Altrimenti nei prossimi mesi potremo avere seri problemi sulle altre analisi che andremo a fare”. . Lo ha detto il vicepremier e capo politico del M5S Luigi Di Maio, 

Bertola: sono le storielle della lobby “Sì Tav”

Altrettanto critico Giorgio Bertola, candidato presidente alla Regione Piemonte: “Salvini la smetta di ripetere come un pappagallo le storielle della lobby Sì Tav. La prossima volta che verrà in Piemonte, al posto di andare al cantiere di Chiomonte, gli consigliamo di vedere sul campo i disastri lasciati dal suo collega di partito Cota: scandali assortiti come rimborsopoli e firme false, ferrovie sospese, ospedali chiusi e servizi sanitari tagliati. Le risorse risparmiate con il Tac vogliamo spenderle proprio per queste emergenze della nostra regione, non certo in un progetto sorpassato dalla storia e stroncato dalla scienza”.

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