Teano. Tentata estorsione, condannato ex dipendente dell’Agenzia delle entrate

Ha incassato due anni con pena sospesa. Prescrizione per l’accusa di millantato credito trasformata in traffico di influenze illecite

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

TEANO – Millantando di avere conoscenze importanti, facendo credere di poter arrivare perfino ad interfacciarsi con un ministro, avrebbe convinto cinque persone a farsi dare denaro: con quelle cifre sarebbe stato in grado, diceva, di far assumere all’Agenzia delle entrate i loro figli. E’ la tesi della Procura di S. Maria Capua Vetere che ha portato a processo Francesco Tella. Le condotte contestate all’imputato, assistito dall’avvocato Leopoldo Zanni, si sarebbero consumate tra il 2011 e il 2014. L’iter giudiziario aveva preso il via nel 2018 e si è concluso ieri. La principale accusa, quella di millantato credito, modificata in traffico di influenze illecite, si è prescritta. Tella è stato giudicato colpevole solo di un’ipotetica tentata estorsione nei confronti di una delle cinque persone che, secondo la Procura, aveva illuso garantendo loro il ‘posto’. In relazione a tale episodio, il giudice Alessandra Cesare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (nella foto), gli ha inflitto 2 anni di reclusione (con pena sospesa). Dovrà risarcire la vittima con mille e 500 euro. Nessuna cifra prevista, invece, per le altre persone che, in totale, gli avrebbero versato 150mila euro circa. La Procura aveva invocato per Tella 3 anni di reclusione, chiedendo che fosse dichiarato colpevole in relazione a tutte le imputazioni contestategli. A rappresentare i cinque cittadini costituiti parte civile è stata l’avvocato Antonella D’Andrea.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome