ROMA – “La preparazione per il torneo va bene. Sono contento di essere qua, fa sempre piacere tornare in un posto dove in passato ho giocato bene”. Così Matteo berrettini, in una intervista a SuperTennis, si mostra ottimista in vista del rientro in campo al torneo di Stoccarda, Atp 250 dopo intervento alla mano a cui si è sottoposto dopo l’ottavo di finale a Indian Wells. Il tennista romano ripartirà, dopo il bye, contro il moldavo Radu Albot, numero 121 del mondo con un passato da numero 39, best ranking toccato nel 2019. “L’erba è una superficie su cui mi adatto bene, il mio tennis qui funziona e poi ho ricordi belli. La mia ultima partita giocata su questa superficie, ne parlavo con il mio team qualche giorno fa, è la finale di Wimbledon. Poi a Stoccarda le condizioni di gioco sono ancora più veloci”, ha aggiunto.
“Ho tanta voglia di tornare ma so che non sarà semplice perché l’infortuno è stato complicato da risolvere”, ha spiegato. La difficoltà si spiega con il fatto che si sia dovuto operare alla mano dominante, e dall’altro con la sua tempistica. il ritorno sull’erba porta con sé speranze e nuovi orizzonti. “I dottori mi hanno detto che con questa operazione hanno reso la parte della mano più forte – ha detto – Ma per 4-5 settimane non l’ho mossa. Ho perso un po’ di forza, a un certo punto il braccio destro era più piccolo del sinistro. Si sente che la sensibilità non è ancora al 100% ma sto bene. Mi sento recuperato. La cosa più difficile è sicuramente ritrovare il ritmo torneo ma mi sento pronto. E’ importante giocare quante più partite possibile a Stoccarda e poi al Queen’s”, ha concluso.
(LaPresse)