ROMA – Il suo destino non è ancora stato deciso, ma la strada che lo potrebbe portare a vincere il ventunesimo titolo dello Slam ora è tracciata. In attesa del verdetto delle autorità australiane sul suo visto e sull’ipotesi espulsione, Novak Djokovic può cominciare a studiare i suoi avversari agli Australian Open. Il serbo, numero uno del tennis mondiale, è stato confermato come prima testa di serie nel seeding del torneo. E, dopo un rinvio di oltre un’ora legato proprio all’incertezza sul suo caso, il sorteggio del main draw è stato finalmente effettuato.
Se a Djokovic sarà consentito di scendere in campo, il suo primo avversario la prossima settimana sarà il connazionale Miomir Kecmanovic, numero 78 del ranking Atp. Ai quarti, Djokovic potrebbe invece trovare dall’altra parte della rete l’azzurro n.7 del seeding Matteo Berrettini in una riedizione su cemento della finale di Wimbledon vinta dal serbo. Poi, in una ipotetica semifinale, l’ennesima sfida con Rafael Nadal. Il condizionale però è d’obbligo, non solo per questioni di campo. Le autorità australiane possono ancora decidere di espellerlo dal paese in quanto non vaccinato contro il Covid. Sul caso si esprimerà il ministro dell’Immigrazione Alex Hawke, ma non sono ancora chiari i tempi. E anche in caso di richiesta di espulsione dal Paese del giocatore, i suoi avvocati potrebbero presentare un nuovo ricorso alla Corte federale. Il primo ministro australiano, Scott Morrison, ha intanto ribadito che la politica del Paese sugli ingressi non è cambiata. “I cittadini stranieri non vaccinati non possono entrare nel Paese a meno che non abbiano una valida esenzione medica. Devono dimostrare di essere vaccinati con doppia dose o devono fornire prove accettabili che non possono essere vaccinati per motivi medici…questa è la politica e non è cambiata”, le parole di Morrison. “Ci aspettiamo -ha aggiunto- che le autorità attuino la politica del governo quando si tratta di queste questioni. Questo riguarda le persone che vengono in Australia”.
Il caso alimenta il dibattito anche tra i colleghi di Djokovic. L’ultimo attacco è stato sferrato da Stefanos Tsitsipas: “Di sicuro, Djokovic ha giocato secondo le sue regole e ha fatto ciò che non molti giocatori hanno avuto il coraggio di fare, soprattutto dopo che l’Atp ha annunciato alcuni criteri per l’ingresso dei giocatori nel paese”, ha detto a chiare lettere il greco alla televisione indiana ‘Wion’ . “Nessuno pensava davvero di poter venire in Australia non vaccinato e senza dover seguire i protocolli…bisogna osare molto per mettere a rischio il Grande Slam, cosa che non credo che molti giocatori farebbero. D’altra parte, sembra che non tutti giochino secondo le regole…una piccolissima maggioranza ha scelto di seguire la propria strada, il che fa sembrare la maggioranza di noi degli sciocchi”, ha concluso Tsitsipas.
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